Continuano ad emergere particolari sempre più dettagliati dell’esecuzione del 45enne Vito Di Biase, avvenuta martedì mattina poco prima delle 13 in viale Ausonia ad Andria sotto la propria abitazione. Una esecuzione mafiosa in piena regola: i sicari, due o tre ed a bordo di una Maserati di colore scuro e travisati con maschere di carnevale, hanno affiancato l’uomo ed esploso diversi colpi con un fucile a pallettoni.

Continuano a scavare proprio nella vita dell’uomo gli inquirenti coordinati dal magistrato della Procura di Trani, Giovanni Lucio Vaira, per capire il movente dell’efferato omicidio in strada. Si propende per uno sgarro negli ambienti della criminalità organizzata ed il commando che lo ha ucciso potrebbe anche non esser locale. Di sicuro c’è che fossero professionisti. Di Biase, sorvegliato speciale ed uscito dal carcere per alcuni reati commessi nel potentino, era stato accompagnato a casa dai Carabinieri proprio un paio di ore prima della sparatoria. Il commando lo aveva seguito sin dal mattino o comunque conosceva perfettamente gli spostamenti del 45enne.