«In questo particolare momento esprimo la mia solidarietà, intesa come quella di tutti i cittadini di Andria, riguardo all’episodio di inciviltà che ha letteralmente ‘colpito’ la Biblioteca Diocesana di Andria “San Tommaso d’Aquino”. Ritengo importante che l’espressione della solidarietà (intesa in senso semantico del termine) verso il direttore don Mimmo Basile non sia formale ma concreta e sostanziale». Inizia così la nota a firma del Sindaco di Andria, Nicola Giorgino, a seguito dell’episodio denunciato nei giorni scorsi di atti vandalici proprio nei confronti della Biblioteca Diocesana, un punto di aggregazione e di cultura particolarmente importante.

«Infatti, anche se l’Amministrazione Comunale ne è perfettamente consapevole, diventa a questo punto doveroso ricordare il ruolo svolto dalla Biblioteca Diocesana – ha ricordato il Sindaco Nicola Giorgino – che, non è solo un punto di prestito di
libri, ma è diventata luogo qualificato di socializzazione. Nella Biblioteca si tengono incontri, corsi di illustrazione e lettura animata per bambini, si riuniscono gruppi di lettura, si leggono quotidiani e riviste, si aiutano i ragazzi del quartiere a svolgere ricerche ed approfondimenti. La Biblioteca Diocesana, dunque, è da intendersi come momento pubblico di presidio culturale sulla quella parte di città in cui è localizzata e rappresenta un’occasione qualificata di ricostruzione di un tessuto sociale che dobbiamo preservare e salvaguardare».

«Inutile dilungarsi, infine, sul ruolo di conservazione del prezioso patrimonio librario della Diocesi e della nostra città, come non ricordare i preziosi Antifonari o i Liber Consiliorum dei conventi andriesi custoditi con amorevole cura dalla responsabile Silvana Campanile, che svolge il suo ruolo con entusiasmo e competenza – ha concluso il Sindaco –
Pertanto, se possibile, la nostra attenzione sarà ancora maggiore verso questa fondamentale realtà culturale e di presidio sociale della nostra città di cui condividiamo la quotidiana azione di diffusione capillare della cultura e quella più ampia di elevato valore storico e testimoniale».