Nel pomeriggio di ieri, gli agenti del Commissariato di Andria hanno dato esecuzione all’ordinanza di custodia presso la propria abitazione a carico di L.R. andriese, classe 1997. La misura aggrava e sostituisce il divieto di avvicinamento alla persona offesa ed ai luoghi dalla stessa frequentati, cui lo stesso si trovava già sottoposto dallo scorso mese di febbraio.

Il giovane, già sottoposto alla misura del divieto di avvicinamento alla persona offesa, aggravata dalla custodia cautelare in carcere, poi sostituita da quella degli arresti domiciliari e successivamente attenuata dalla misura in essere, perché imputato per i reati di lesioni personali aggravate, atti persecutori e violenza privata, ha reiterato le condotte delittuose che avevano portato all’emissione dei provvedimenti precedenti.

Nel mese di agosto dello scorso anno, l’attività delle Forze dell’Ordine e della Magistratura avevano interrotto l’escalation di inaudita e reiterata violenza fisica e psicologica cui L.R. aveva sottoposto la giovane donna con la quale aveva una relazione, esacerbatosi quando la stessa aveva deciso di porre fine al legame. La donna, sottoposta a continue violenze verbali e fisiche, minacce ed insulti, ha vissuto per alcuni mesi in un autentico clima di terrore, fino a quando non aveva deciso di liberarsi dalla morsa di violenza e paura nella quale era stata costretta.

Nella giornata di ieri, attesa la reiterazione e le modalità della violazione delle prescrizioni imposte, di cui L.R. si era nuovamente reso responsabile, il giudice del Tribunale di Trani, dottor Andrea D’ANGELI, ha ripristinato a carico del giovane la misura cautelare degli arresti domiciliari.