Sono state oltre 322mila le presenze nel 2016 sul territorio di Barletta Andria Trani secondo i dati dell’Osservatorio Turistico della Regione Puglia. Dato in crescita rispetto al 2015 quando nella BAT le presenze furono di poco superiori alle 294mila. Un balzo di quasi 30mila presenze corroborate da un incremento sia per gli italiani che per gli stranieri che salgono di circa sei mila unità. I dati dell’osservatorio regionale si basano sulle informazioni fornite da oltre 5mila attività ricettive di tutta la regione e sono stati pubblicati il 18 maggio scorso.

Ma entriamo nello specifico e, soprattutto, cerchiamo di capire cosa va e cosa non va. LA BAT, in realtà, resta il fanalino di coda della Puglia nonostante, invece, sia al primo posto per visite ai musei statali. 262mila persone sono giunte, per esempio, a Castel del Monte nel 2016, anno record, ma quasi 60mila sono stati i turisti giunti a Trani oltre che a Barletta e Canosa. Le presenze comune per comune nella BAT, poi, vedono capofila in provincia la Città di Barletta con oltre 85mila presenze. A 75mila si ferma Trani tallonata da Bisceglie arrivata sino a 74mila presenze. Lieve flessione per Margherita di Savoia con circa mille unità in meno e 36mila presenze registrate mentre sale ma resta piuttosto in fondo alla graduatoria la Città di Andria con “sole” 33mila presenze. In realtà in un solo anno le presenze sono incrementate di oltre 8mila unità ma il dato resta ancora lontano dall’esser comprensibile ed accettabile.

Il Castel del Monte, come detto, porta sul territorio andriese almeno 262mila persone che staccano un biglietto per accedere ad uno dei patrimoni Unesco d’Italia. Poi di questi poco più del 10% giunge in città e sigla una presenza turistica quantificabile. Tendenzialmente, infatti, ogni persona che giunge a Castel del Monte, poi resta nella BAT o nelle vicinanze in territori comuni come Ruvo o Corato, ma non ad Andria.

Se si considera, invece, il numero di arrivi c’è un incremento rispetto al 2015, ma si parla di circa la metà rispetto al numero delle presenze. 150mila gli arrivi nel 2016 con Barletta sempre regina a 41mila ed a seguire Trani con 40mila e Bisceglie con 35mila arrivi. Andria si ferma a poco più di 17mila rispetto alle 13mila del 2015. Dati analitici che spiegano quanto sul turismo sarebbe opportuno soffermarsi e costruire vere e proprie reti che permettano di canalizzare al meglio il sistema di accoglienza. Un sistema fatto di formazione ed economia, un sistema che non aspetta altro che poter incrementare questi dati. Basti considerare, a titolo esemplificativo, che una bella città come Carovigno ha collezionato da sola oltre 456mila presenze e 76mila arrivi senza giungere alle mete turistiche preferite come quelle marine. Potenzialità enormi che potrebbero esser un gran volano di crescita per un processo che va assolutamente guidato e coordinato.