Era il provvedimento che aveva fatto palesare una profonda insofferenza nella maggioranza di centro destra che governa la Città di Andria. Era un provvedimento su cui si è detto tanto. Era un provvedimento tecnico che però può essere importantissimo per le scelte urbanistiche della comunità. Si tratta dell’ormai noto in città, provvedimento sugli “stralci funzionali”, una delibera che nella serata di martedì ha trovato la luce dopo il passaggio in Consiglio Comunale. Una serata decisamente più tranquilla dopo quella complessa di un paio di settimane fa quando a Palazzo di Città andò in scena una rottura pubblica tra il Primo Cittadino, Nicola Giorgino, ed il gruppo dei Conservatori e Riformisti. Quello scossone ha provocato un’intensa dialettica tra le parte e tra i gruppi di centrodestra sino alla definitiva rottura tra Cor e l’assessore Sgaramella ed un riavvicinamento sensibile tra Cor ed il Sindaco.

Circa 3 ore di discussione per approvare il provvedimento, emendato, che definisce «gli indirizzi da seguire ai fini dell’accertamento del requisito fondamentale che è quello della coerenza nell’ambito di una attuazione parziale dello stralcio rispetto al resto della maglia del piano e fondamentale del soddisfacimento del fabbisogno di standard determinato da ogni stralcio funzionale». Come ha ribadito l’assessore all’urbanistica, Rosangela Laera, «la delibera consente di conoscere in anticipo i parametri utilizzati dagli uffici ai fini di accertamento del requisito della coerenza e nel contempo garantisce uniformità applicativa per tutti i soggetti che si affacciano agli uffici».

L’ampia discussione ha avuto alcuni momenti di scontro tra minoranza e maggioranza ma ha anche visto l’intervento dei consiglieri Falcetta e Bruno dei Conservatori e Riformisti, che hanno ribadito il voto favorevole al provvedimento visto il maggior arco temporale per approfondire la questione tecnica: «Tempo utile per verificare anche gli effettivi piani di lottizzazione – ha detto Davide Falcetta – il rinvio è stato produttivo per concordare ed uniformare anche gli emendamenti». Un voto favorevole che, ha specificato Giovanna Bruno, «nasce dalla valutazione del provvedimento che ci è sembrato valido». La stessa Bruno ha poi specificato come «Cor appoggia il provvedimento perchè siamo con e nella maggioranza».

Chiosa sulla vicenda anche da parte del Sindaco Giorgino: «Ho recepito e proposto il rinvio nello scorso consiglio non per fare ulteriore polemica politica, ma anche per effettuare un necessario chiarimento con il gruppo dei Conservatori e Riformisti. In discussione non vi era il singolo provvedimento ma questioni diverse per le quali c’è stato modo di fermarsi e richiamare tutti al vincolo di maggioranza, perchè si discute ma poi si porta una posizione univoca in Consiglio. E’ stato facile fare chiarimento e procedere all’amministrazione nel contesto del mandato che ho avuto onere ed onore dai cittadini». Una crisi politica rientrata che apre scenari ancora da comprendere sino in fondo. Il dato certo è che in questo momento il gruppo dei Conservatori e Riformisti non ha una rappresentanza in giunta pur avendo tre consiglieri nell’assise. L’assessore Sgaramella, invece, è un indipendente non aderente a nessun gruppo in questo momento. La situazione, sicuramente, presuppone uno squilibrio che non tarderà a trovare una soluzione.