Dopo 45 anni la città di Andria si è dotata formalmente di un nuovo regolamento per il funzionamento del mercato ortofrutticolo. Un provvedimento necessario discusso ampiamente nelle varie commissioni consiliari e che ha visto gli unici momenti di scambio dialettico tra le forze politiche in un Consiglio Comunale piuttosto tranquillo, così come previsto alla vigilia. Dopo circa tre mesi, infatti, la massima assise andriese è tornata in aula per le interrogazioni, una comunicazione, e due deliberazioni.

Il condensato di poco meno di tre ore di discussione avviate con due ordini del giorno urgenti proposti dal Movimento 5 Stelle, su nuova viabilità nei pressi della stazione oltre alla vicenda del Bosco di Finizio. Entrambe le mozioni, tuttavia, hanno visto una risposta diretta del Primo Cittadino, Nicola Giorgino, e la bocciatura dell’assise per l’urgenza visto che, per «il trasferimento dei bus in Largo Appiani – ha riferito il Sindaco – si sta concludendo la procedura burocratico-amministrativa iniziata di concerto con gli altri enti sin dal mese di luglio scorso, mentre per il Bosco di Finizio ne potremo parlare in un’interrogazione».

Una semplice comunicazione per il prelievo dal fondo di riserva per il Progetto Stupor Mundi, ha avviato la discussione dei punti all’ordine del giorno con la delibera, approvata all’unanimità, di partecipazione al Gal “Le Città di Castel del Monte” che si avvia alla nuova programmazione europea dopo la candidatura già effettuata. A seguire il tanto atteso regolamento del mercato ortofrutticolo, approvato a maggioranza ma che ha visto le opposizioni astenersi. Dai banchi della minoranza, infatti, pur apprezzando il lavoro svolto si è chiesto di ragionare sul mercato ortofrutticolo nel suo complesso e non solo per il nuovo regolamento. Documento che renderà più conforme alle regole europee la struttura comunale e che prevede la redazione di un nuovo bando per i box presenti nella struttura di via Barletta. Nel nuovo bando diversi saranno i criteri applicati tra cui l’esperienza maturata nel mercato odierno ma anche la qualità del prodotto e la regolarità contributiva aziendale, punto sul quale si è discusso anche in Consiglio.