Levate le tende dello chapiteau in piazza Catuma, del respiro del Festival Castel dei Mondi resta ancora qualche afflato non solo nei luoghi che hanno ospitato gli spettacoli, nei post sulle bacheche di Fb e nei commenti degli spettatori o qualche locandina e manifesto ancora in giro, ma soprattutto in rete. Insomma, un Festival Internazionale che ha toccato la meta delle XX edizioni non può passare ed essere archiviato senza lasciare qualche strascico.

Allora, anche noi, della redazione di News24.city abbiamo fatto il nostro piccolo bilancio che ci è parso positivo. Nei giorni del Festival e in quelli precedenti e successivi  abbiamo assistito a sedici spettacoli, a quattro concerti, a tre talk e ad un evento speciale. Abbiamo fatto incursione in due laboratori, incontrato attori, registi e tecnici di ventiquattro compagnie e band. Tutti i nostri incontri hanno portato alla scrittura di diciotto articoli di commento e critica agli spettacoli sul nostro sito, con relativi servizi video annessi e alla realizzazione di più di venti servizi per la tv, sul nostro canale 190.

Come singoli affezionati frequentatori e spettatori del Festival e in quanto team operativo di una testata giornalistica locale, ma che vanta da un paio d’anni or sono una vasta eco regionale, per dovere e piacere di cronaca e di analisi sul territorio e dintorni delle attività della kermesse internazionale, abbiamo deciso e scelto volontariamente e di comune accordo di dedicare, di volta in volta, agli eventi del festival uno spazio particolare di approfondimento e di qualità. Lo abbiamo fatto con un taglio da addetti ai lavori come piace a noi e come siamo abituati a lavorare.
Perché scrivere e raccontare quello che ci succede intorno è, per tutti noi, sicuramente un mestiere e la comunicazione un dovere. Farlo con criterio, con accuratezza e con esperienza e cognizione di causa è soprattutto un impegno che richiede passione e noi ne riversiamo tanta, sempre, nelle situazioni spiacevoli che alcuni tragici accadimenti ci impongono come in quelle gradevoli che di tanto in tanto, per fortuna, abbiamo occasione di frequentare. Raccontare il bello è un’opportunità che non vogliamo perdere, raccontarlo bene, facendo del nostro meglio, un nostro caposaldo.
“È la stampa bellezza!” ed è la bellezza della stampa.