La spinta propulsiva di Expo ha accelerato una tendenza positiva in atto con l ‘aumento dei giovani lavoratori agricoli nelle campagne che riguarda sia gli occupati dipendenti che crescono del 15%, sia quelli indipendenti che vedono una crescita del 9 per cento. L’incremento si registra sia tra i ragazzi che per le ragazze a testimoniare che l’appeal del settore agricolo tra i giovani è ormai trasversale ai generi. Un risultato record rispetto al dato generale che vede l’occupazione giovanile nei vari settori crescere dell’1 per cento, frutto di un avanzamento del 2 per cento per commercio, alberghi e ristoranti e del 3 per cento negli altri servizi, mentre arretra, sia pure leggermente, l’industria. E’ quanto emerge dai dati Coldiretti resi noti nel corso della Summer School che sI è svolta a Lecce.

L’avvio dei bandi previsti dai piani di sviluppo rurale crea  opportunità di insediamento nell’agricoltura italiana per almeno ventimila giovani fino al 2020.

«Parlano il linguaggio dell’innovazione – ha aggiunto il Presidente di Coldiretti Puglia, Gianni Cantele – i dati relativi al lavoro nei campi pugliesi, dove il 35 percento delle imprese agricole pugliesi è condotto da giovani. Le giornate di lavoro in cui sono impegnati lavoratori agricoli tra i 20 ed i 40 anni sono quasi 5 milioni, pari al 15% del totale nazionale. Numeri ragguardevoli per un settore che fino a pochi anni fa ha vissuto un processo di invecchiamento che pareva inarrestabile».

In Puglia grazie al PSR oltre 2200 agricoltori otterranno un sostegno per la ristrutturazione o l’ammodernamento delle loro aziende. Più di 1700 aziende agricole riceveranno sostegni per la partecipazione a regimi di qualità, a mercati locali e filiere corte, potendo investire nel settore della trasformazione e della commercializzazione di prodotti agricoli.

I giovani imprenditori agricoli pugliesi sono molto attenti all’informatizzazione, utile a rendere più efficace ed efficiente la commercializzazione dei prodotti la contabilità e la comunicazione esterna.