Avrebbe 24 anni oggi Graziella Mansi ma rimarrà per sempre la bambina di otto anni uccisa da cinque giovani ai piedi di Castel del Monte. Quei cinque ragazzi riuscirono ad attirare l’attenzione di quel piccolo angelo che per pochi minuti si era allontanata dalla vista del nonno per andare a prendere un po’ di acqua fresca dalla fontana pubblica presente a pochi passi dal castello ottagonale. Era spesso in quella zona Graziella perchè il nonno vendeva frutta secca e piccoli souvenir ai turisti con una bancarella sistemata in quello che allora era il parcheggio per chi arrivava a castel del monte e dove oggi è alloggiato l’infopoint per i turisti.

La giustizia ha riconosciuto colpevoli dell’omicidio di Graziella mansi Michele Zagaria, Domenico Margiotta, Giuseppe Di Bari, Vincenzo Coratella e Pasquale Tortora. I primi quattro furono condannati all’ergastolo mentre per Tortora fu comminata una pena a trent’anni di detenzione grazie al rito abbreviato. Il 19 agosto del 2000 avevano rapito, violentato, ucciso e tentato di dare fuoco alla piccola Graziella. Uno di loro, Vincenzo Coratella, a dicembre del 2008 si tolse la vita nel carcere di Lecce quando aveva 27 anni lasciando una lettera con la quale si proclamava ancora innocente. Furono ore di disperate ricerche quelle che passarono le forze dell’rodine e tanti volontari dal tramonto del 19 agrosto del 2000. Il corpo di Graziella fu trovato semicarbonizzato ore dopo, troppo tardi. È un evento che la comunità andriese non ha dimenticato anche se si fa ormai poco o nulla per ricordarlo.