La Diocesi di Andria annuncia l’apertura e l’inaugurazione di un nuovo Alloggio Sociale per Adulti in difficoltà: “Casa Zoé”, destinato a cittadini adulti in grave stato di emarginazione sociale, culturale ed economica, ha come obbiettivo quello di favorire agli stessi un reinserimento sociale, miglioramento della propria esistenza e promuovere il rispetto delle regole per la comune e civile convivenza, che in termini antropologici viene definito “inculturazione”, in termini sociologici “socializzazione” e in termini pedagogici “educazione”. L’inaugurazione sarà giovedì 4 agosto alle ore 19.30, in viale Venezia Giulia 144, alla presenza del vescovo della Diocesi Mons. Luigi Mansi.

Tale ulteriore impegno si inserisce in un percorso e cammino di fede che ha visto negli anni l’apertura di diverse case famiglie e di centri per l’accoglienza ai profughi.

Casa Zoé è una nuova casa famiglia che si aggiunge a Casa Ricominciamo, Casa Si.lo.è, Casa S. Vincenzo de’ Paoli, alloggi per adulti in difficoltà e padri separati, Casa Domus Aurea, Casa Chiara Lubich e Casa Zoé, alloggi per donne e mamme, e la Comunità educativa per minori Hansel&Gretel.

Accanto a queste case sono nate anche alcuni centri per accogliere quanti vivono il dramma dell’abbandono della propria terra a causa di persecuzioni e guerre: Casa Gandhi, Casa Aylan, Casa Santa Giuseppina Bachita, Casa S. Andrea, Casa R. Livatino e Casa S. Caterina (nella città di Trani) ed infine Casa Santa Croce, un bene confiscato alla criminalità che vuole essere un occhio vigile in grado di illuminare tutte quelle situazioni di degrado, emarginazione, ingiustizia, violenza, sopraffazioni per  ridonare agli uomini dignità e fiducia in se stessi e nei diversi operatori sociali e nelle istituzioni statali. Destinato a persone, che vivono in condizioni socio-economiche disagiate, a giovani con problematiche connesse alle precarietà del momento, e a rifugiati politici e richiedenti protezione umanitaria (Progetto SPRAR in collaborazione con il Ministero dell’Interno).

«Ciò che rende significativa la nostra vita per gli altri – spiega don Geremia Acri, responsabile di Casa Accoglienza “Santa Maria Goretti” – ciò che rende eterno il ricordo di noi, è la voglia di incidere positivamente nella vita degli uomini, con gesti quotidiani, autentici e sobri, dove l’ordinario diventa straordinario e le logiche mondane si capovolgono affermando la bellezza della vita con disarmante semplicità verità e giustizia».

Programma:

Ore 19.30:  Accoglienza e saluto di benvenuto da parte di Don Geremia Acri e dei Responsabili

Ore 19,45 : Inaugurazione e Benedizione da parte del Vescovo Mons. Luigi Mansi

A seguire, un momento conviviale con gli ospiti e i condomini.