«Ci mancava l’ultimo grande problema per completare il quadro della desolazione e dell’abbandono totale del nostro quartiere». Con queste parole il Presidente dello storico Comitato di Quartiere S. Valentino, il signor Pietro Carnicelli questa mattina ha commentato l’emergenza rifiuti organici che sta mettendo la città di Andria nel più totale ridicolo nazionale visto che fino a qualche giorno fa si vantava dei premi ricevuti dagli amici.

«Questa mattina l’odore acre dei rifiuti putrefatti e cotti dalle alte temperature avrebbero dovuto far scattare un’emergenza sanitaria tale da mettere in assoluto allarme l’intero sistema quindi far scattare il piano di emergenza per evitare quello che sta invece accadendo cioè puzza, zanzare, topi ed altri ospiti dappertutto. Non sappiamo se le competenti Autorità abbiano già avviato un fascicolo per verificare le responsabilità di quanto sta accadendo e speriamo che questo avvenga subito se non ancora avvenuto. Sta di fatto – dicono dal popoloso quartiere cittadino abbandonato da quarant’anni – che non ce la facciamo più. Proprio in queste ore stanno pervenendo le richieste dei pagamenti della tassa rifiuti ancora aumentati e il cui importo è molto più alto di quei comuni che non fanno la differenziata e dove i cittadini non stanno con le mani nell’immondizia come gli andriesi. Quindi chi afferma il contrario è un falso. Ma di cosa stiamo parlando? Ma questa città è comandata da despoti e gente senza scrupoli? Qual è la differenza tra queste situazioni e quelle siciliane, calabresi o napoletane? Sapete come si chiamano questi comportamenti che vedono i cittadini diventare sudditi e prostrati alle volontà di chi fa il bello ed il cattivo tempo, indisturbato? Non sappiamo quanto possa durare ancora questa puzzolente situazione ma sappiamo già che da parte di qualcuno è fortissima la tentazione di prendere quei rifiuti e di portarli nel loro posto naturale, dove sicuramente starebbero molto meglio, su quelle scale a gradinata. Ad ogni buon conto in questi giorni l’argomento sarà trattato in modo più approfondito perché non escludiamo di essere proprio noi a presentare delle denunce formali alle competenti Autorità perchè ora siamo veramente stanchi di subire. La misura è stracolma, proprio come i bidoni dell’immondizia che non vengono lavati e che nessun controlla. Per il resto le emergenze del quartiere rimangono sempre le stesse con assenza di qualunque struttura commerciale, ludica e di intrattenimento. Le strade sempre più sfasciate, le infrastrutture inesistenti, i pericoli per la salute dei residenti e bambini aumentano, L’igiene non esiste e la manutenzione del verde è un’utopia visto anche che il verde non esiste neanche. Per abbeverarsi ad una fontana pubblica un residente del quartiere deve fare tre chilometri e per andare ad un ufficio postale ne deve fare due. Se questa è civiltà allora vuol dire che i privilegiati ed arroganti inquilini di Palazzo San Francesco non conoscono la città che si vantano di amministrare ma crediamo che ormai tutti ad Andria stiano vivendo una realtà virtuale diversa da quella che viviamo noi, tutti i giorni anche a S. Valentino che è l’unica realtà che conosciamo e che fa letteralmente schifo».