I Carabinieri dei Nas di Bari hanno effettuato un primo controllo nel reparto immuno-trasfusionale dell’ospedale “Bonomo” di Andria, e giovedì vi sarà un secondo, per indagare su alcune anomalie emerse in seguito ai primi prelievi effettuati sui cittadini interessati a donare il sangue.

Secondo i primi controlli, effettuati negli ultimi due anni, ci sarebbero stati almeno 10 casi di sacche di sangue potenzialmente infetto che non avrebbero dovuto essere trasfuse e che invece sono state destinate alle donazioni.

Un errore umano oppure un efficienza del rigidissimo sistema di controllo del sistema di qualità come previsto dalla legge. Fatto sta che l’assessorato alla Sanità della Regione Puglia, non appena informato della vicenda, ha inviato gli ispettori.

Una vicenda che ha fatto scattare l’allarme anche nell’Asl Bat e la stessa ha istituito una commissione che valutasse le ragioni alla base della grave vicenda. Informato anche il CNS (Centro Nazionale Sangue) che nei prossimi giorni invierà al “Bonomo” un nucleo ispettivo.

Una vicenda grave e delicata che oltre a colpire i cittadini infligge un duro colpo alle associazioni di volontariato che tanto lavorano in città per far sensibilizzare alla donazione.