«Avevamo chiarito che la nostra politica sarebbe stata sempre di stimolo e di suggerimento e non di inutile polemica nei confronti della politica andriese, soprattutto di centro destra, che i cittadini andriesi hanno voluto riconfermare, riservandoci di esporre i nostri argomenti nelle sedi e nei dibattiti opportuni. Ma è pur vero che non possiamo esimerci dall’esprimere una nostra opinione sul nuovo assetto politico della nostra città». Così a quasi una settimana dalla nomina della nuova Giunta Politica il coordinamento cittadino dei Verdi.

«Sono ormai anni che di progetti per la città non se ne discute, ne’ in piazza ne’ in aula consiliare.
Al netto di progetti ancora in itinere rinvenienti dal passato, non abbiamo mai sentito parlare, tantomeno dagli attuali assessori, di strategie future, mentre abbiamo assistito, come ad un teatro, ad una serie di cambi di scene e di attori che, per il “bene della città”, sono passati da un partito ad un altro. A chi sa leggere la politica nostrana non sarà sfuggito che le cosiddette “manovre” mirano ad equilibrare il potere sulle candidature future, post Giorgino e sulle rivendicazioni presenti. Al netto di manifestazioni buone per pavoneggiarsi, non c’è mai stato un dibattito sul futuro della città, mai un dibattito serrato tra le varie forze di maggioranza, su cui ci saremmo auspicati un confronto sul diverso modo di intendere il “cambiamento”. Passerelle, orticelli, slogan e qualche broccolo è quanto di meglio è stato offerto alla nostra città. Tutti intenti solo a rivendicare un ruolo di assessore, anche chi non ha mai proferito una sola parola in consiglio comunale, chi non ha mai espresso un concetto, chi non ha mai studiato un atto amministrativo e forse anche chi non lo ha mai letto. Tutti ma proprio tutti a litigare non per la città ma per se stessi, chi è senza alcuna esperienza politico-amministrativa e soprattutto chi nasconde una serie di incompatibilità e conflitti di interesse. Evidentemente il potere è così attrattivo da superare anche la difficoltà di amministrare una città senza risorse, ingessata, dove è solo possibile presenziare a manifestazioni e magari raggiungere qualche obiettivo esclusivamente personale. Sarebbe utile che i responsabili di eventuali dissesti finanziari degli Enti pubblici pagassero patrimonialmente e personalmente gli errori anziché aumentare le tasse e scaricare sui cittadini le loro incapacità. Pertanto, per tornare alle proposte, alla luce delle nuove imposizioni tributarie, disposte dal Comune di Andria, in evidente crisi finanziaria, oltre che politica, riteniamo sia giusto che ci sia da parte di chi amministra la nostra città un atto di resipiscenza. Per evitare sprechi, per risparmiare ingenti somme di denaro pubblico suggeriamo di tenere i Consigli Comunali durante le ore mattutine, somme che potrebbero essere destinate per altri fini, in favore di cittadini che vivono disagi di tipo economico e sociale oltre che fisico. Ogni Consiglio Comunale costa migliaia di euro che sarebbero così risparmiati, effettuando le sedute in mattinata in cui gli uffici sarebbero pure a disposizione. Il nostro appello – conclude la nota – è indirizzato anche alle forze politiche presenti in Consiglio Comunale, alla loro coerenza in tema di risparmio in contrapposizione agli sprechi».