«A pochi giorni dalla scadenza del 16 giugno per il pagamento della TASI all’oramai questione di quale aliquota applicare se 2014 o aumentate 2015, se ne aggiunge un altra che sarebbe opportuno che il comune chiarisca in tempi brevi. Si tratta dell’aliquota TASI da applicare ai beni-merce costruiti dalle imprese edili e rimasti invenduti o non locati». L’ex assessore alle Finanze del Comune di Andria, Antonio Griner, chiede chiarezza sulla questione TASI.

«Infatti l’art.1 comma 14 lettera c) della n.208/2015 (legge di Stabilità 2016) ha previsto la riduzione allo 0,1 per cento dell’aliquota TASI per i fabbricati costruiti e destinati dall’impresa costruttrice alla vendita, fintanto che permanga tale destinazione e non siano in ogni caso locati. I  comuni possono modificare la suddetta aliquota, in aumento, sino  allo  0,25 per cento o, in diminuzione, fino all’ azzeramento.Con la delibera di consiglio comunale n.18 del 29/4/2016  che riguarda la TASI il comune di Andria ha di fatto confermato in toto le aliquote previste nel 2015 con delibera n.32 del 31/8/2015. Quindi non avendo provveduto ad un aumento specifico della TASI per i beni-merce delle imprese edili dovrebbe essere confermata la riduzione a regime introdotta dalla legge di Stabilità all’0,1 per cento.

Possiamo ben immaginare – conclude Antonio Griner – l’importanza di tale chiarimento per il comparto edile andriese che oramai già da anni sta attraversando un periodo di gravissima crisi proprio per l’enorme invenduto di immobili. Avere la conferma che per la TASI si applichi la nuova riduzione sicuramente sarà una buona notizia per tutti».