L’età media della popolazione residente nella Città di Andria è di 39,8 anni, ultimo dato censito nel 2015, con un aumento costante che dal 2007 ha visto un incremento di 2,6 anni di media. Nel 2002 i nati in città erano 1264 mentre i morti 630. Nel 2014 si è giunti sino a 919 nascite e 669 morti. Il saldo resta attivo ma con una tendenza al ribasso che rende la popolazione sempre più anziana e sempre meno giovane. Sono alcuni dei dati più interessanti ottenuto dallo studio del Documento Unico di Programmazione 2016-2018 del Comune di Andria in cui un’ampia sezione è dedicata allo studio anagrafico della popolazione. L’allarme demografico, tuttavia, è stato lanciato già con la pubblicazione degli ultimi dati nazionali che parlano di nascite in caduta libera (si è giunti a 488mila bambini nel 2015 con 15mila nascite in meno rispetto all’anno prima) e morti in aumento (653mila con 54mila in più rispetto al 2014). Si tratta di dati mai toccati, sino ad ora in Italia, e secondo l’Istat si è toccato il minimo storico di nascite ed il picco più alto di mortalità dal secondo dopoguerra.

Tornando ai dati locali di particolare interesse anche il dato sul saldo migratorio nella comunità andriese: 720 sono stati gli immigrati nell’anno 2014 a fronte di 785 emigrati per un -65 di saldo con un dato che è rimasto negativo anche rispetto al 2013 seppur con un dato meno accentuato (nel 2013 il saldo fu di -387). Scorrendo la tabella, negli ultimi dodici anni, solo in tre occasioni vi è stato un saldo migratorio positivo con 2003, 2007 e 2012. In particolare nel 2007, anno di ingresso della Romania nell’Unione Europea, vi è stata un’impennata degli iscritti dall’estero. Quasi 35mila i nuclei familiari e 40 le comunità e convivenze registrate.