Viviana Di Leo, Omar Neseir, Federico Peloso, Riccardo Dell’Olio e Mirko Malcangi. Sono loro i cinque membri dimissionari della segreteria cittadina del Partito Democratico di Andria. La decisione, presa dopo attente valutazioni, arriva in seguito alla vicenda legata al consigliere comunale del PD Salvatore Vitanostra, il quale con la propria presenza nell’ultimo consiglio cittadino ha consentito il numero legale con il quale la maggioranza ha approvato il provvedimento sulle quote del Comune di Andria nelle società partecipate. In caso di mancata approvazione, avrebbe procurato un danno erariale nei confronti dell’Ente per un ammontare dai 5 a 500mila euro. Questa, in sintesi, è stata la difesa del consigliere Vitanostra ai diversi attacchi arrivati all’indomani dell’assise. Un vicenda che non ha convinto i giovani della segreteria del Partito Democratico, ed in particolare il gruppo Partecipa, del quale fanno parte i cinque membri dimissionari, gli stessi che hanno sostenuto Vurchio nel congresso cittadino del 22 ottobre 2017. (L’intervista a Mirko Malcangi)

Gli ormai ex membri, secondo quanto appreso nel corso della conferenza stampa, avrebbero interpellato a più riprese il Segretario Cittadino del Partito Democratico Giovanni Vurchio, attraverso due lettere nelle quali il gruppo Partecipa ha chiesto a gran voce di reagire nei confronti dell’operato di Salvatore Vitanostra. (L’intervista a Viviana Di Leo)

Scegliere tra i giovani, che rappresentano il futuro del partito cittadino, o continuare a sostenere l’operato di coloro che non agiscono secondo quelli che sono i valori del Partito Democratico. Questa la richiesta dei cinque membri del gruppo Partecipa. (L’intervista a Mirko Malcangi)