Ci saranno almeno altre tre udienze prima dello scioglimento del dispositivo da parte del gup del Tribunale di Trani, Angela Schiralli, per il dibattimento preliminare del processo sul disastro ferroviario del 12 luglio 2016 che provocò la morte di 23 persone ed il ferimento di altre 51. L’udienza di questo pomeriggio, all’interno dell’aula bunker del carcere di Trani, ha visto sfilare i difensori degli ultimi 9 imputati dei 18 complessivi oltre ai legali della società Ferrotramviaria, gestore della linea Bari Nord, imputata in qualità di persona giuridica. Ed è stato proprio l’avvocato Laforgia, della società Ferrotramviaria, a respingere ogni addebito per l’ente privato rispetto all’incidente ferroviario. In sostanza per il legale difensore, sia i capostazione che il personale viaggiante, non devono assolutamente muovere convogli se in stazione non ci sono i due treni. Responsabilità attribuite ad un errore umano. Responsabilità che hanno rigettato anche gli altri nove imputati che hanno chiesto il “non luogo a procedere” esattamente come gli altri ascoltati nei giorni scorsi.

Il gup del Tribunale, Angela Schiralli, ha già fissato le tre nuove date e cioè 4, 13 e 18 dicembre per le repliche dei pm e delle parti civili prima dello scioglimento del dispositivo e le decisioni in merito al rinvio a giudizio degli imputati. Per marzo, invece, fissata la data del processo abbreviato a carico di Elena Molinaro del Ministero dei Trasporti, l’unica imputata che ha optato per il giudizio con rito alternativo.