Moderare i toni, illustrare i programmi, evitare promesse: l’on. Benedetto Fucci, coordinatore provinciale Bat di Noi con l’Italia – Udc, interviene per richiamare candidati e forze politiche a un maggiore senso di responsabilità nei confronti dei cittadini.

«E’ una questione di rispetto – osserva il deputato andriese – nei confronti degli elettori, tanto della propria parte politica quanto di quella opposta. Sono sempre stato convinto che la radicalizzazione del confronto non conduca a migliorare il risultato delle urne, ma serva solamente a generare ulteriore confusione e disaffezione tra la gente».

Gli episodi raccontati dalle cronache nelle ultime settimane parlano di aggressioni che, da verbali, sono diventate fisiche: «Una degenerazione del dibattito assolutamente da scongiurare – rileva il dirigente di Noi con l’Italia – per riportare la politica a interessarsi davvero delle comunità, dei territori e del Paese. Già siamo alle prese con una campagna elettorale anomala per tanti motivi – dal nuovo sistema elettorale al clima inclemente, dai tempi risicati a disposizione alla nuova definizione dei collegi – e certamente le polemiche non giovano innanzitutto agli elettori».

Noi con l’Italia – Udc ha fatto della moderazione e del realismo i baluardi della propria proposta politica. «La nostra presenza all’interno della coalizione di centrodestra – spiega l’on. Fucci – è necessaria per assicurare equilibrio al futuro Governo del Paese. Nei nostri “faccia a faccia” con i cittadini, con le categorie professionali, con le associazioni spieghiamo innanzitutto che nessuno ha la bacchetta magica per risolvere i tanti problemi dell’Italia. Perciò, da parte nostra, l’unica promessa che ci sentiamo di lasciare agli elettori è quella di un impegno strenuo, costante e tenace per assicurare da un lato stabilità al centrodestra (che, con l’impegno serio e puntuale di tutti i partner della coalizione, otterrà in Parlamento i numeri per governare) e dall’altro la massima attenzione alle questioni più urgenti da risolvere per rimettere in moto l’occupazione, il tessuto produttivo e quello professionale e ricreare le condizioni di sicurezza e legalità».