Fingendosi rispettivamente carabiniere ed avvocato, mettevano in atto truffe ai danni di persone anziane, facendosi consegnare somme di denaro per togliere dai guai parenti coinvolti in fantomatici incidenti stradali. È la scoperta fatta dai carabinieri di Andria che, in collaborazione con i colleghi della Compagnia di Bari, hanno dato esecuzione, nella città di Napoli, a due misure cautelari (una agli arresti domiciliari e l’altra dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria) nei confronti di altrettanti soggetti, ritenuti responsabili di truffa e tentata truffa aggravata in concorso.

I provvedimenti, emessi dal gip del Tribunale del capoluogo, su richiesta della Procura locale, è scattato a seguito di una indagine avviata nel giugno scorso dai militari andriesi, a seguito di una preoccupante escalation di truffe ad anziani compiute nella città federiciana. L’inchiesta è partita dopo l’arresto, a Minervino Murge, di uno dei due destinatari delle ordinanze odierne, sempre per il reato di tentata estorsione aggravata. Il modus operandi era sempre lo stesso: uno dei due truffatori, agganciava la vittima con una telefonata, inducendola a credere che un suo stretto parente fosse stato trattenuto in caserma, perché responsabile di un incidente stradale. Poi, presentandosi come maresciallo, proponeva al malcapitato una rapida soluzione al problema: consegnare una somma di denaro ad un fantomatico avvocato di fiducia, complice del truffatore. Quest’ultimo, una volta ottenuto l’ok della vittima, si presentava a casa sua e riscuoteva la cifra pattuita.

Almeno due gli episodi accertati nel corso dell’indagine: il primo avvenuto il 26 giugno 2017 a Gioia del Colle, ai danni di una 86enne; il secondo, il giorno successivo, nei confronti di un uomo di 84 anni, che tuttavia era riuscito ad accorgersi della truffa in atto nei suoi confronti prima di consegnare i soldi.