Un altro ingente sequestro ai danni della criminalità è stato effettuato dal personale appartenente al Commissariato di Andria, coadiuvato dal personale appartenente alla Squadra Mobile di Bari, al reparto Prevenzione Crimine Puglia Settentrionale di Bari, Nucleo Sommozzatori ed Artificieri della Polizia di Stato. Si tratta di un’attività mirata al contrasto dei reati contro il patrimonio, con particolare riguardo ai “cosiddetti assalti agli sportelli Bancomat” di Istituti di Credito ed Uffici postali che, negli ultimi mesi, hanno generato clamore ed allarme sociale per via della ormai nota tecnica della “marmotta esplosiva” utilizzata per divellere le postazioni Atm.

Nella circostanza, nel corso di una mirata attività info-investigativa svoltasi ad Andria e nei comuni di Minervino Murge e Spinazzola, sono stati posti sotto sequestro: due fucili perfettamente oleati; una pistola mod. “Beretta 92 FS”, di colore nero, funzionante con munizionamento a “pallini, completa di caricatore; quaranta cartucce cal 12 a palla multipla e singola; circa cinque chilogrammi di esplosivo e relativa miccia di accensione; dieci radioricetrasmittenti, funzionanti e sintonizzate sulle medesime radio frequenze; diversi arnesi atti allo scasso tra cui un flex portatile dotato di batterie; due inibitori di frequenza funzionanti, diversi zaini e borse utilizzate per il trasporto degli attrezzi di effrazione; due tute di colore blu, un passamontagna con ritaglio occhi e bocca e decine di paia di guanti di colore nero, simili a quelle utilizzate dagli autori degli assalti alle postazioni Bancomat; sette torce ad alta luminosità in perfetta efficienza; un accendino con fiamma antivento in perfetta efficienza; settantotto centraline elettroniche di autovetture; quindici cruscotti; e diciassette gruppi elettrici appartenenti ad autovetture di recente immatricolazione, di diverse aziende automobilistiche.

Rinvenute anche sette marmotte esplosive, di cui una perfettamente armata e pronta per essere utilizzata in un imminente assalto. Le stesse, di fattura artigianale, venivano realizzate in ferro scatolato, sulla base di uno progetto cartaceo rinvenuto e sequestrato nel corso della medesima operazione di polizia. Quanto elencato è stato rinvenuto in anfratti naturali, nascondigli e pertinenze agricole ubicati nelle campagne dei comuni indicati.

Le indagini del personale del Commissariato di P.S. di Andria sono state finalizzate alla compiuta identificazione degli autori e fiancheggiatori del sodalizio criminoso dedito a questa tipologia di reato che, coi ripetuti assalti, ha messo a ferro e fuoco la città di Andria ed i comuni limitrofi, non escludendo che possa trattarsi della medesima banda che ha colpito, negli scorsi mesi alcuni Istituti di Credito della vicina Basilicata, e proseguono incessanti.