Riceviamo e pubblichiamo una nota a firma dell’ex coordinatore cittadino di Forza Italia Andria:

«Prendo atto della novità annunciata dalla consigliera comunale eletta nel Partito “Azzurro”, mentre nessuna nota ufficiale è stata fin qui diffusa dal Coordinamento Provinciale. Nulla di personale nei confronti di Marcello Fisfola, che stimo e rispetto sul piano personale. Ma sul piano strettamente politico qualcosa va fatta presente, soprattutto ai tanti addetti ai lavori distratti o dalla memoria corta, agli elettori del centrodestra e a tutti i cittadini.

Può rappresentare il “rinnovamento” un consigliere comunale attualmente in carica nelle file dell’opposizione che però è in politica da oltre 20 anni? Qualcuno obietterà: l’esperienza è importante. E va bene.

Ma può rappresentare un punto d’incontro fra le forze del centrodestra un ex Presidente del Consiglio Comunale che ha contribuito – sotto una regia da tutti ben individuata – innanzitutto alla caduta del precedente Governo cittadino e, contemporaneamente, allo sfascio totale della coalizione?

Di certo c’è che la consigliera comunale eletta con Forza Italia fin dall’inizio della consigliatura ha interrotto ogni forma di dialogo e collaborazione sia con il suo stesso Partito e sia con le altre forze della compagine e nel contempo intensificava rapporti di contiguità con i rappresentanti di quel movimento civico sorto proprio in contrapposizione al centrodestra: una condotta che – come i fatti di questi giorni testimoniano anche in città limitrofe – trova terreno fertile in una gestione confusionaria e personalistica del Partito sul territorio provinciale.

D’altra parte, come definire altrimenti la grottesca situazione registrata alle ultime elezioni per il Presidente della Provincia? Breve riepilogo: una parte di consiglieri di Forza Italia dei dieci comuni della Bat è risultata decisiva nella rielezione del candidato Presidente del centrosinistra ed ha ottenuto la riconferma nella carica del Vicepresidente uscente.

Per quanto mi riguarda, sento di essere a posto con la mia coscienza e nei confronti di Forza Italia.

Nelle mani del Coordinatore Provinciale avevo già consegnato giusto un anno fa la lettera di dimissioni dall’incarico di Coordinatore cittadino, alla quale non c’è mai stato un seguito ufficiale. Anzi: fui invitato ad andare avanti, continuando a mettere in campo spirito di servizio e senso di appartenenza. Nel frattempo, grazie alla magnifica squadra che mi ha affiancato e cui va la mia gratitudine e il mio ringraziamento, il risultato dell’unico test elettorale affrontato (le Politiche di settembre 2022) ha restituito a Forza Italia – sia pure temporaneamente – quel ruolo che da sempre rende il Partito “Azzurro” centrale e determinante nella coalizione.

E che c’entra il calzolaio con le scarpe rotte?

Se ripercorriamo la storia politica degli ultimi 30 anni, è innegabile che Forza Italia – e, in particolare, il suo fondatore Silvio Berlusconi – sia stata fondamentale per creare dal nulla una coalizione capace di governare a tutti i livelli istituzionali e per portare al Governo anche realtà che fino ad allora erano state “condannate” all’opposizione. Oggi, nel nostro territorio, quel lavoro di raccordo e coesione, di condivisione e strategia d’insieme sembra essere scomparso e Forza Italia sembra destinata all’isolamento dal resto del centrodestra. Cioè: da essere forza che le scarpe le ha fabbricate per tutti, ora gira con calzature logore e bucate.

C’è poco da stare allegri».