Parte da Andria un ambizioso progetto di condivisione sul prodotto principe dell’economia locale: l’Olio Extravergine di Oliva. E’ un progetto che narra di Qualità e di Passione per la propria Terra. Ben venti prestigiose aziende cittadine radicate sul territorio, tra cui due importanti cooperative, presenteranno alla prossima edizione di Qoco un marchio unico promozionale ed una bottiglia di Olio Evo di Andria ad etichetta unica, rigorosamente ottenuto da olive della varietà Coratina. Un’idea alla quale si stava lavorando faticosamente da decenni, materializzatasi poi, quasi spontaneamente, in questa occasione.  Le Aziende aderenti a questa, per il momento atipica, associazione temporanea di impresa, rappresentano già l’eccellenza della produzione olearia locale e l’auspicio è che presto numerose altre possano aggregarsi al Progetto.

Nessuna azienda del settore sarà dunque “Main Sponsor” individuale della XVI edizione di “Qoco/Un Filo di Olio nel Piatto”, ma il raggruppamento di imprese sosterrà unitariamente la kermesse con un logo comune e con bottiglie di Olio Evo a marchio Olio Extravergine di Oliva dI Andria /Qoco ‘24”. Ovviamente si tratta, per il momento, di una semplice bottiglia promozionale, ovvero di un campione gratuito non destinato alla vendita.

Così, a circa 25 anni dalla prima edizione (1999) si corona un obiettivo rimasto sempre sulla carta e nel cassetto polveroso delle buone intenzioni. Tutto questo grazie da una parte all’esperienza dei produttori più accorsati e dall’altra all’entusiasmo di una nuova generazione di giovani imprenditori del comparto, che hanno inteso recepire i ripetuti input della civica amministrazione.

“Oggi, come non mai – si legge in una nota del Comitato promotore – abbiamo l’occasione di promuovere nella condivisione il nostro lavoro ed il nostro prodotto. Un prodotto di eccellenza frutto di un territorio che da solo garantisce una produzione pari se non superiore a quella dell’intera Toscana! Ci piace allora, in questa felice circostanza, sollecitare la consapevolezza dell’intera comunità locale circa il valore antropologico, sociale e soprattutto economico del nostro “oro verde” e far sì che tutto il tessuto cittadino ne sia partecipe. L’OLIO EVO è un patrimonio inestimabile della nostra Terra ed ha un valore che merita di essere unanimemente riconosciuto sui mercati nazionali ed esteri. Perché il nostro Olio è mani, terra, storia, fatica, passione, salute e territorio. Subito dopo Qoco ’24 –   conclude la nota – i produttori del mondo olivicolo ed oleario andriese coinvolti in questo Progetto formalizzeranno l’accordo di coesione con la nascita di un Organismo unitario che possa fungere da autentico volano per l’intero settore merceologico”.

“Si tratta di un’iniziativa dal valore non solo simbolico, ma sostanziale – sottolinea la sindaca di Andria, Giovanna Bruno. E’ la prova provata che i nostri olivicoltori hanno inteso l’importanza di fare finalmente rete e di convogliare le proprie energie su un progetto, un marchio ed un prodotto fortemente condiviso ed identitario. Raccogliendo così una mia precisa raccomandazione di inizio mandato per la creazione di un sodalizio unitario. Ora la Civica Amministrazione resterà naturalmente al fianco di questo pool di Aziende e non farà mancare il suo pieno sostegno all’iter per la creazione di un soggetto giuridico coeso e capace di affrontare le grandi e difficili sfide dei mercati”.

“Ho colto con soddisfazione, e con un senso di piacevole sorpresa – ricorda l’assessore alle Radici, Cesare Troia – la determinazione di venti aziende eccellenti del nostro territorio di rinunciare a vacui personalismi ed individualismi in favore di una rete comune che ruota attorno alla vasta produzione locale di Olio Evo. Sono pertanto orgoglioso di aver sollecitato, accarezzato e sostenuto questa iniziativa che definirei <storica e rivoluzionaria> per il nostro tradizionale contesto economico produttivo. Con un auspicio: che questo raggruppamento di aziende, nato per la circostanza specifica di Qoco ’24, possa raccogliere ulteriori adesioni e consensi, onde avviare un percorso di crescita condivisa dell’intero comparto olivicolo locale. Che è poi il settore trainante dell’economia della nostra città”.