«L’ospedale di Andria torna di II livello, a prescindere dall’arrampica sugli specchi del direttore del Dipartimento salute Vito Montanaro, abituato a usare gli altri – in questo caso la ASL BAT – come capro espiatorio di sue scelte. Per fortuna ci sono le Commissioni, in questo caso la I Commissione, in grado di smascherare i piani dei burocrati non concordati nemmeno con il presidente e con l’assessore, in violazione della programmazione di edilizia sanitaria, usando argomenti giuridicamente inconsistenti. E per l’impegno immediato a far tornare l’ospedale di Andria al II livello, ringrazio il presidente Emiliano». Lo dichiara il consigliere regionale di Azione Fabiano Amati.

«Che il piano di declassamento sia stato sventato è dimostrato, tra i tanti atti, da una richiesta di parere dello stesso Montanaro all’Avvocatura regionale, che pubblico a scanso di ogni equivoco e perché l’attitudine parolaia non deve mai essere in grado di revocare ciò che è chiaramente scritto, nero su bianco. Ovviamente ci sono altri atti, in grado di dimostrare la volontà di declassare l’ospedale di Andria, alla stato non conosciuti e sui quali – nonostante tre solleciti – si continua illegittimamente a negare l’accesso. Non appena saranno disponibili gli atti nascosti alla conoscenza pubblica sarà mia cura renderli pubblici, affinché tutti ne siano a conoscenza. Ringrazio il sindaco di Andria Giovanna Bruno per l’attenzione rivolta a ogni nostra iniziativa finalizzata al raggiungimento dell’obiettivo, il comitato per il nuovo ospedale di Andria e tutti i cittadini andriesi che non hanno fatto mancare il loro sostegno».