«Fummo facili profeti quando durante il consiglio comunale del 10/07/2023 dichiarammo che quella non era (più) la sede per discutere del merito del progetto. Dinnanzi ad una Sentenza definitiva (quella del Consiglio di Stato, nel caso in specie) non vi è discussione che tenga, la scelta è semplice: ottemperare oppure eludere il giudicato, ed è proprio questo il vizio che ha portato il TAR a dichiarare nulla la deliberazione del consiglio comunale, “violazione ed elusione del giudicato”».

La nota a firma di Antonio Scamarcio capogruppo della Lega in consiglio comunale che assieme a quello di Fratelli d’Italia furono le uniche due voci dissonanti nella massima assise sul tema. «Ora, tralasciando gli aspetti più tecnici della materia, il dato politico che emerge da questa vicenda è quello di un Sindaco che a parole preme molto sui temi della legalità, mentre alla prima occasione utile se ne defila, arrogandosi il diritto di non rispettare una sentenza definitiva. Insomma, non un bello spettacolo per i cittadini andriesi».