«La scelta del Governo Meloni, attuata con l’approvazione della legge di bilancio 2023, di tagliare i fondi per gli affitti e per la morosità incolpevole è estremamente grave e pericolosa. Non tiene conto delle fragilità, di tutte quelle famiglie che stentano ad arrivare a fine mese e a garantirsi i beni primari. Famiglie ed individui in povertà, la cui percentuale nell’ultimo anno è aumentata considerevolmente». Inizia così una nota a firma del segretario cittadino del Partito Democratico di Andria Giovanni Addario che parla di una misura contenuta nella legge di bilancio 2023.

«Nel 2022 sono in condizione di povertà assoluta poco più di 2,18 milioni di famiglie (8,3% del totale da 7,7% nel 2021) e oltre 5,6 milioni di individui (9,7% in crescita dal 9,1% dell’anno precedente) – spiega Addario – Questi dati ci inducono a riflettere sul rischio che ne deriva, ossia quello di acuire ancora di più il disagio sociale di tante famiglie che così non avranno nessuna tutela economica per garantirsi un casa e le necessità primarie con un conseguente difficile accesso anche al mondo del lavoro. La superficialità con cui questo Governo colpisce le fasce deboli è davvero preoccupante. Per questo serve una mobilitazione generale da parte di tutte le amministrazioni locali che rappresentano l’ultima, se non l’unica, protezione concreta alle fasce deboli della cittadinanza a cui finora sono stati erogati i contributi affitti previsti dalla legge n. 431 del 1998».

«Il Comune di Andria, ad esempio, nel 2022 ha accolto 301 domande ed erogato fondi per poco più di 300mila euro. Una forma di aiuto e di sostegno che non sarà più possibile mantenere a causa delle scelte politiche scellerate di questa destra che tutela i ricchi più dei poveri, i forti più dei fragili – spiega ancora Addario – Per questo il gruppo consiliare del Partito Democratico ha depositato un ordine del giorno nell’ultimo Consiglio Comunale tenutosi martedì 12. Un ordine del giorno appoggiato da tutta la maggioranza che ringrazio per la sensibilità e che ha il fine di sensibilizzare l’amministrazione sulla problematica, coinvolgendo attraverso i canali istituzionali anche l’Anci e i parlamentari del nostro territorio. Abbiamo il dovere e la responsabilità di non lasciare indietro nessuno, perché la casa è un diritto di tutti. È importante ribadire, quindi, la netta contrarietà alla scellerata decisione di tagliare i fondi affitti ed a questa ingiustizia sociale che rischia di abbandonare al loro destino le famiglie in condizioni di estrema fragilità».