Si è concluso lo scorso weekend il Cantiere di Bene Comune organizzato dal Movimento studenti di Azione cattolica in collaborazione con il Settore Giovani e la Fuci (federazione universitaria cattolica italiana) svoltosi a Frascati.

“Orizzonte comune, tracciare rotte coraggiose”, questo il claim dell’ incontro nazionale a cui hanno preso parte studenti e giovani da tutta Italia accompagnati da amministratori locali. Quasi 600 i ragazzi presenti e tra loro anche una delegazione di studenti dal circolo Msac di Andria accompagnati dall’assessore Daniela Di Bari.

Una tre giorni di condivisione e confronto con uno sguardo particolare all’Europa viste le imminenti elezioni europee e focalizzando l’attenzione sul bene comune, la partecipazione attiva e la progettazione di territori sempre più verdi, più sani, più inclusivi e digitali. Durante il weekend infatti, non sono mancate tavole rotonde con ospiti del settore come l’eurodeputato Brando Benifei, Federico Calciolari, presidente della Gioventù Federalista Europea e Antonio Decaro, sindaco di Bari e presidente Anci.

«Abbiamo tracciato delle rotte, al termine del weekend ci siamo lasciati con una sfida che deve partire dal basso per arrivare verso l’alto. Ancora una volta sono tanti i giovani che scelgono di formarsi e di portare una ventata nuova nelle proprie comunità e nei territori» – queste le impressioni dei ragazzi giunti da Andria.

Tanti gli spunti emersi dagli interventi con un unico obiettivo comune: sporcarsi le mani, instaurare un dialogo con le istituzioni locali per costruire un unico bene in comune. Istituzioni presenti anche da Andria nella persona dell’assessore alla bellezza, Daniela Di Bari. «Un laboratorio intenso, fatto di ascolto, studio, analisi, discernimento, confronto e proposte che ha visto generazioni a confronto nell’orizzonte della edificazione al bene comune. Aiutarci insieme, tra generazioni e attenzioni nelle comunità, a dilatare lo sguardo, a maturare scelte di impegno civile per il nostro Paese, nelle nostre comunità locali e nei territori che abitiamo, è quanto di più generativo amministratori ed amministratrici possano sperimentare».