L’agricoltura da sempre è uno dei settori trainanti dell’economia pugliese. La città di Andria, con la sua grande estensione territoriale, si presenta come splendido esempio di come questo settore possa permettere la crescita delle comunità locali e la tutela delle aree rurali.

La coltivazione dell’olivo e la produzione di olio di grande qualità fanno sicuramente parte del know how e del dna della città federiciana, che proprio per questa sua vocazione è stata scelta per ospitare un’importante evento dove saranno ospitate più di 50 aziende operanti nella produzione olivicola provenienti da tutta Italia, in cui verranno presentate le più recenti e innovative soluzioni per l’olivicoltura, a partire da impianto e gestione dell’oliveto in tutte le sue fasi, dalla preparazione del suolo alla raccolta, fino alla lavorazione in frantoio.

«L’amministrazione è orgogliosa di accogliere la due giorni di eventi prevista per “Olivo in Campo” – ha dichiarato l’Assessore Cesareo Troia, che in giunta detiene la delega all’agricoltura – in un territorio come il nostro, non solo come comune ma anche come regione, che è il più olivetato d’Europa, in cui si produce il 50% dell’olio nazionale».

Un’agricoltura che l’Assessore, che ricopre anche l’incarico di Vice Presidente Nazionale dell’Associazione “Città dell’Olio”, definisce di qualità, ricordando che per il quarto anno consecutivo «la città di Andria ha vinto l’eco-label “Spighe Verdi” che, come la bandiera blu per il mare, rappresenta una certificazione di qualità ambientale delle località rurali. Questi sono elementi fondanti che hanno portato a scegliere la Città di Andria per ospitare l’evento, mantenendo altissima l’attenzione sull’agricoltura».

Tra gli obiettivi dell’Assessore Cesareo Troia, attraverso la promozione di questi eventi, «creare i presupposti per migliorare sempre di più non solo la quantità ma la qualità della produzione, essendo già di per sé un territorio naturalmente vocato all’eccellenza».

Ad essere coinvolti in questa edizione di “Olivo in Campo” non saranno solo gli operatori del settore ma anche gli imprenditori agricoli del futuro: gli studenti delle scuole. Di fondamentale importanza infatti saranno i workshop, che permetteranno a tutti di toccare con mano le innovazioni del settore.