«È evidente che il Sindaco Bruno e la sua Giunta comunale ritengono gli andriesi, e nella fattispecie famiglie, studenti e lavoratori degli Istituti comprensivi andriesi, incapaci di intendere e di volere. Di fatti continuano a prendere in giro i cittadini sulla questione del dimensionamento scolastico. Come dichiarato nell’interpellanza in aula al Consigliere comunale di Fratelli d’Italia Andrea Barchetta, l’Assessore alla pubblica istruzione che ha portato avanti la proposta comunale da trasmettere all’Ufficio scolastico regionale, è in palese conflitto di interesse perché è vicario di un istituto che con il dimensionamento, guarda caso, ingloberà un altro plesso». Sono le parole contenute in una nota del capogruppo di Fratelli d’Italia in consiglio comunale Andrea Barchetta a pochi giorni dall’approvazione in giunta della proposta di piano dell’ente comunale.

«Tale assessore Conversano non ha avuto neanche il buongusto di astenersi in giunta al momento del voto o di non parteciparvi, ha quindi votato a favore di una delibera che vede protagonista l’istituto dove lei ha un ruolo apicale. Pretendiamo dal Sindaco spiegazioni su questo anziché indugiare nel solito riepilogo social. Noi non vediamo sani sentimenti in questa vicenda ma meri interessi di parte che contestiamo e siamo pronti a portare in altre sedi se occorre. Sia nel merito della delibera che nella forma. A tal proposito ricordiamo, infatti, che non è stato applicato alcun principio della territorialità e che il presunto verbale, che avrebbe valutato positivamente il dimensionamento è stato puntualmente smentito dalle delibere dei consigli di istituto che hanno manifestato parere contrario alla proposta dell’Assessore. Verbale, tra l’altro, che non è stato mai controfirmato dai presenti né dirigenti scolastici e neanche sindacati, quindi non se ne ravvisa la valenza se non per giustificare le scelte dell’Assessore che lo ha redatto. Non c’è, insomma né territorialità né collegialità nella decisione arbitraria dell’Amministrazione Bruno. Non ci resta che sperare che la Regione Puglia blocchi questo pastrocchio sulla scorta anche delle deduzioni degli istituti cittadini».

«Ridimensionare, inoltre, un istituto come quello dell’Oberdan rimane incomprensibile didatticamente e sottrarre la scuola dell’infanzia “Carella”, con un asterisco a piè di pagina, dopo un anno dall’entrata in vigore del piano perché l’Istituto destinatario non sarà in grado di garantire il numero minimo degli iscritti è solo una presa in giro; questo i genitori e la classe docente hanno capito benissimo. Come è chiaro che c’è qualcuno che, da arbitro, è diventato giocatore di parte utilizzando il ruolo istituzionale ricoperto».