È quanto accaduto ad Andria la mattina del 12 luglio 2023. Esattamente un uomo di 43 anni, dopo aver portato in emergenza al locale Pronto Soccorso il proprio figlio undicenne, ha dichiarato che il bambino era stato investito poco prima da un pirata della strada che era fuggito senza prestargli soccorso.

Secondo la versione fornita dal padre del bambino, per il quale i medici si erano riservati sulla prognosi, un automobilista lo aveva investito mentre il minore stava attraversando la strada. Immediatamente sono partite le indagini della Squadra Mobile per l’identificazione del presunto pirata della strada, sotto la direzione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Trani.

Sin da subito, però, la versione del padre del bambino non ha convinto i poliziotti ed infatti sono stati acquisiti elementi che smentivano le parole dell’uomo circa l’accaduto, al punto tale che l’uomo stesso, il giorno successivo, ha fornito una ricostruzione dei fatti completamente differente rispetto alla precedente. Anche questa ricostruzione – fornita per celare la verità e sviare le indagini -, tuttavia, non era veritiera. Le investigazioni, infatti, hanno consentito di appurare quanto in realtà era successo quella mattina.

Il bambino stava viaggiando seduto – senza alcun tipo di protezione – sul paraurti di un trattore agricolo guidato dal padre a velocità sostenuta e, durante il percorso, è sobbalzato dal mezzo facendo una rovinosa caduta sull’asfalto che ha fatto rischiare la vita alla povera vittima.

Il tutto si è consumato ad Andria in una zona della città diversa rispetto a quelle indicate dal padre del bambino nelle due versioni fornite agli inquirenti e ritenute non veritiere.
L’uomo, per cui vale la presunzione di non colpevolezza, è indagato per lesioni personali stradali ai danni del proprio figlio minorenne e per simulazione di reato. Nei suoi confronti, nei giorni scorsi, gli agenti della Squadra Mobile hanno notificato l’Avviso di conclusione delle indagini preliminari ed informazione di garanzia emessi dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Trani.