Si svolgerà giovedì pomeriggio, 13 luglio, la cerimonia di scoprimento di una targa a Paola Clemente nella Camera del lavoro Cgil di Andria, in piazza Giuseppe Di Vittorio, nel giorno dell’ottavo anniversario della morte dell’operaia agricola tarantina deceduta nel. 2015 nelle campagne di Andria. L’iniziativa, organizzata dalla Flai Cgil e dalla Cgil Bat, è stata voluta dalle operaie e dagli operai agricoli di Andria che nell’occasione si riuniranno in assemblea per non dimenticare quel sacrificio al quale si deve una svolta etica nel diritto del lavoro, ovvero l’ottenimento della legge 199 del 2016 contro il caporalato e lo sfruttamento della manodopera.

Al momento commemorativo sono stati invitati il sindaco di Andria, l’avv. Giovanna Bruno e il presidente della Bat, l’avv. Bernardo Lodispoto. L’assemblea sindacale aperta comincerà alle 17.30, ad aprire i lavori sarà il coordinatore della Camera del Lavoro, Antonio Di Bari; seguiranno gli interventi delle lavoratrici e dei lavori agricoli andriesi e del segretario generale della Flai Cgil Bat, Gaetano Riglietti. A concludere l’iniziativa il segretario generale della Cgil Bat, Michele Valente.

Per Gaetano Riglietti “il ricordo di Paola Clemente serve a rilanciare la sfida contro la piaga del caporalato perché è vero che abbiamo una legge ma è altrettanto vero che spesso manca il confronto con istituzioni e imprese per far funzionare la Rete del lavoro agricolo di qualità, che stenta a decollare. È arrivato il momento che si dica da che parte stare, se da quella della legge, della legalità e della trasparenza o da quella delle irregolarità, del sommerso e della mancanza di rispetto delle basilari norme”.

“Al nome di Paola leghiamo un’altra importante battaglia, questa riguarda in particolare il nostro territorio ancora privo di una sede provinciale dell’Ispettorato del lavoro”, commenta Michele Valente. “Per noi ricordare la bracciante tarantina morta nelle nostre campagne significa chiedere ciò che spetta alla Bat e che ancora manca. Oltre che rimarcare tutta la nostra battaglia contro le irregolarità, il sommerso, il grigio e il nero. E invece ancora troppo spesso si lavora in assenza di diritti e senza rispettare le norme sulla sicurezza. Per questo servono i controlli, per fare in modo che simili tragedie non accadano ancora”.