Controlli in aumento e reati in sensibile diminuzione, ma dalla comunità andriese deve partire un segnale di reazione e voglia di riscatto.

E’ quanto emerso dalla riunione odierna del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, convocato dal Prefetto di Barletta Andria Trani Rossana Riflesso questa mattina in Prefettura alla presenza dei vertici provinciali delle Forze di Polizia e del Sindaco di Andria, proprio per una disamina dei recenti episodi di cronaca che hanno allarmato la comunità cittadina.

Il Prefetto ha in primo luogo rimarcato il grande lavoro, anche di questi giorni, da parte delle Forze di Polizia, con controlli e perquisizioni a tappeto (peraltro già pianificate nelle scorse riunioni in Prefettura) che hanno visto la Polizia di Stato controllare oltre 300 veicoli e 600 persone (due delle quali arrestate in flagranza di reato ed altre due denunciate in stato di libertà), cui si aggiungono l’operazione alto impatto di quest’oggi dell’Arma dei Carabinieri e le consuete attività di competenza della Guardia di Finanza.

“I numerosi controlli messi in campo in questi giorni ad Andria non sono il segnale di una risposta dello Stato, ma la dimostrazione di come lo Stato ci sia sempre” ha dichiarato il Prefetto, ricordando che “ogni settimana in Prefettura riuniamo il Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica per un’attenta e puntuale disamina del territorio, in cui, anche in ragione della sua atavica vivacità, il comune di Andria ha sempre un livello massimo di attenzione.

Gli stessi dati forniti dalle Forze di Polizia registrano inoltre un sensibile calo dell’indice di delittuosità nel primo quadrimestre del 2023, a raffronto con lo stesso periodo dello scorso anno, con una diminuzione complessiva dei reati del 20,84%.

“Un dato che sembrerebbe non descrivere una situazione estremamente allarmante – ha spiegato il Prefetto – ma che non ci fa abbassare la guardia e ci fa temere una possibile resistenza del contesto socio-economico a denunciare. E’ tuttavia fondamentale ribadire come la sicurezza di un territorio sia una filiera all’interno della quale ciascun componente (Forze di Polizia, Autorità Giudiziaria, Amministrazione Comunale, associazioni e cittadini) debba fare la propria parte per contribuire all’innalzamento dei livelli di sicurezza ed al miglioramento della qualità della vita di una comunità. Al lavoro costante profuso quotidianamente dalle forze dell’ordine devono affiancarsi gli sforzi di tutti, anche attraverso il potenziamento dei sistemi di videosorveglianza e della pubblica illuminazione (come peraltro già previsto nel Patto per la Sicurezza Urbana) e la necessaria collaborazione dei cittadini, ai quali chiediamo con forza maggior coraggio nel denunciare per mostrare concretamente un reale desiderio di riscatto”.