Per capire il malcontento dei cittadini basterebbe leggere alcuni commenti sulle pagine e i gruppi social maggiormente frequentati dagli andriesi. Oppure fermarsi ad un bar qualsiasi e sollevare la questione ai presenti. La tangenziale di Andria torna un tema d’attualità ed il motivo è presto detto: una strada che col passare dei giorni diventa sempre più un pericolo per gli utenti fra buche di grandi dimensioni, asfalto sgretolato e irregolare per lunghi tratti. La situazione più critica sembra concentrarsi tra le uscite di via Bisceglie e il tratto precedenti all’intersezione con la Sp231, tratto che è riasfaltato circa otto anni fa. «Le condizioni della tangenziale sono inaccettabili», segnalano alcuni cittadini che spesso frequentano l’arteria, soprattutto per lavoro, ma anche solo per spostarsi agevolmente ed evitare il traffico cittadino. In questo, tuttavia, la parola “agevolmente” per la sua efficacia. Basta fermarsi in prossimità dei punti più critici della tangenziale per capire il pericolo che corrono ogni giorno gli utenti.

A rischio non c’è solo il proprio mezzo – qui gli episodi già si sommano – il pericolo corre anche sulla pelle delle persone che percorrono quella strada che ormai non conosce la parola “manutenzione” da diversi anni. «Asfaltate la tangenziale» è la frase più gettonata, sempre tornando ai gruppi e pagine social frequentati dagli andriesi. Qualcuno segnala anche danni alle proprie autovetture. Un degrado assoluto che tuttavia non termina nella tangenziale. Anche lungo la Sp231, nel tratto che attraversa il territorio di Andria, ci sono punti dove lo stato d’abbandono è ben visibile: come in prossimità dell’uscita per il SS. Salvatore e via Canosa. Anche qui la parola “manutenzione” non è di moda. Cosa dovrà succedere prima ancora che si intervenga? Il rischio di incidenti, anche causati dalla rotture di pneumatici e parti meccaniche della auto che passano sopra le buche, è dietro l’angolo. E i pericoli aumentano soprattutto con la pioggia.

Per quanto riguarda la tangenziale, dal comune di Andria non arrivano segnali incoraggianti. Qualche provvedimento “straordinario” potrebbe partire solo dopo l’approvazione del bilancio. Intanto i giorni passano e la tangenziale andriese si disintegra. Al momento non si può far altro che raccomandare prudenza.