Tiro di Kevin Candellori dal limite e tocco decisivo di Alessandro Dalmazzi. Non poteva che essere il gregario di lusso ed il capitano odierno e di una squadra che si è ritrovata d’incanto, a siglare il gol del successo che vale il sorpasso alla Viterbese dopo una rincorsa durata davvero molte giornate. La Fidelis batte l’Avellino in un “Degli Ulivi ricolmo di entusiasmo con oltre 4000 spettatori sugli spalti. 12 punti in sette gare da quando sulla panchina è tornato Mirko Cudini ed una media altissima che ha permesso alla Fidelis di arrivare in penultima posizione utile al momento per giocarsi i play out. In una classifica in cui però nulla è determinato in pratica se non il successo finale del Catanzaro, gli ultimi 90 minuti della stagione saranno fondamentali per capire se i play out vedranno tra le protagoniste la Fidelis ed eventualmente contro quale squadra visti gli incroci che domenica prossima terranno ancora viva sia la parte play-off che quella più bassa della classifica.

La Fidelis recupera tre pedine importanti come Candellori, Savini e Paolini dopo il turno di squalifica. Tutti schierati in campo dal primo minuto nel 4-3-3 di Cudini con Ventola punta centrale e Bolsius-Micovschi (ex del match) a supporto. Costa Ferreira a centrocampo assieme a Paolini e Marino. Ancora panchina per Arrigoni non al meglio della condizione. Nell’Avellino di Rastelli, invece, in campo i due ex del match e cioè Tito e Matera. Assente Casarini per squalifica nel 4-3-3 con Di Gaudio, Marconi e Tounkara in avanti.

Si vive a sprazzi nella prima frazione. La pressione è tutta sulla Fidelis che imbastisce una bella trama in avvio con Bolsius da sinistra, il tiro di Ciotti è murato dalla difesa ospite. Il direttore di gara fatica a tenere la gara molto nervosa, Di Gaudio ci prova dall’altro lato con una doppia conclusione, la prima salvata da Savini, la seconda a lato. Azione in velocità per la Fidelis da destra con Ciotti a servire Costa Ferreira, il tiro alto di poco. Nel mezzo solo folate e potenziali occasioni, ma nel finale i padroni di casa si accendono con Bolsius. Solito dribbling questa volta su Rizzo e conclusione dal limite sul fondo. Ancora Bolsius da sinistra serve al centro per Costa Ferreira, palla di testa sul fondo non di molto.

Riparte meglio nella ripresa l’Avellino con Dall’Oglio che su calcio di punizione dal limite, conquistato per un ingenuo rinvio errato di Costa Ferreira, scalda i guantoni di un attento Savini. Ancora Avellino con D’Angelo che di testa colpisce la palla spiovente da sinistra, Savini in due tempi e con brivido, salva tutto. Ekuban in campo al posto di Ventola, subito pericoloso in un paio di circostanze, prima con un tocco in anticipo sul fondo dopo la bella azione di Candellori, e poi con una palla non toccata quel tanto che basta per siglare il gol su calcio di punizione teso di Marino. L’Avellino replica con il cross di Tito da sinistra, palla per Marconi che anticipa tutti ma sul fondo. Ma la Fidelis preme sull’acceleratore ed alla mezz’ora arriva il gol del vantaggio sugli sviluppi di un calcio d’angolo: la palla in uscita è sui piedi di Candellori che ci prova dal limite, sfera intercettata da Dalmazzi e Pane battuto per il quarto gol stagionale del capitano andriese che corre sotto la Curva Nord festeggiato da tutta la squadra. La replica dell’Avellino è immediata ed arriva con il tiro al volo di Marconi che finisce sul fondo. Ci prova anche Gambale dal limite, palla alta. Poi saltano i nervi agli ospiti con D’Angelo che commette un fallo brutto su Ekuban e per il direttore di gara è rosso diretto. Ultimi minuti in dieci uomini ma Avellino in proiezione offensiva ancora con Gambale che di testa spedisce sul fondo. Sette minuti di recupero e la Fidelis porta a casa uno dei successi più importanti della stagione in attesa dell’ultima gara della regular season a Latina dove sarà quasi impossibile fare calcoli. Serve ancora un successo per esser certi dei playout ed in attesa di capire chi sarà l’avversario da affrontare.