«Serena…sono stata in ospedale a trovarla. Sentimenti misti ad incredulità e rabbia. Una ragazza così vitale e forte, pronta a difendere chi è in difficoltà, una carissima ragazza, figlia di amici che erano lì, ai piedi del suo letto, a guardarla nel silenzio in cui lo spavento e un intervento per frattura del setto nasale l’hanno relegata, tra sofferenza fisica e sbigottimento». Lo scrive in una nota il sindaco di Andria, Giovanna Bruno.
«Anche lei, che ha scelto di indossare una divisa che serve con rigore e passione, è stata travolta dalla furia umana. Davvero, ti cadono le braccia. Chiediamo con forza il potenziamento degli organici delle forze dell’ordine, lo facciamo tutti, costantemente: sindaci, procuratore della repubblica, prefetto, questore, tutti.
Ma mentre siamo in attesa che qualcuno ascolti il nostro grido di aiuto, mi soffermo a riflettere: basta avere più uomini per le strade per contrastare queste storie che tristemente si ripetono, un po’ ovunque? Non credo. Servono, eccome. Ma serve anche una fortissima presa di coscienza da parte di tutti. Servono percorsi di prevenzione. Di legalità.
Torno, come spesso faccio, sulle famiglie, chiamata io stessa in causa in quanto genitore: primo luogo di educazione, di controllo, di guida. Le famiglie non possono essere terra di nessuno. Così roviniamo i nostri figli. E poi chiediamo ad altri di intervenire per porre rimedio.
Poi le istituzioni: tutte. Ognuna deve fare la sua parte. Anche qui, chiamo me stessa in causa in quanto primo cittadino, lungi dal praticare lo sport di scaricare responsabilità su altri».