La Fidelis gioca e crea ma il Foggia porta a casa tre punti di platino e tra tantissime proteste poiché sul gol decisivo pende una sospetta posizione di off side. Ma la sconfitta è disastrosa soprattutto per la classifica della squadra di Trocini che perde un altro punto su tutte le dirette concorrenti e vede sempre più lontana la zona playout. Diversi cambi di formazione per entrambi i tecnici. Trocini lascia in panchina Bolsius e si affida all’esperienza di Pastorini con Costa Ferreira alle spalle di Ekuban. Si torna ad una difesa a tre con Delvino, Dalmazzi e De Franco. Per il Foggia, invece, il neo arrivato Somma, in tribuna a causa di una vecchia squalifica, si affida al 3-5-1-1 con Schenetti alle spalle di Ogunseye e l’ex Di Noia a dettare i ritmi a centrocampo assieme a Petermann. E l’inizio della Fidelis sembra sorprendere il Foggia. La squadra di Trocini sospinta da quasi 4mila spettatori sporca subito i guantoni di Thiam con il gran tiro di Arrigoni dopo neanche un minuto di gioco. Ma la pressione è costante ed Ekuban calcia di prima intenzione sull’assist di Costa Ferreira ancora l’estremo difensore di Foggia in corner. Sugli sviluppi del calcio d’angolo il tiro finale di Delvino da ottima posizione trova Ekuban sulla sua strada e finisce sul fondo. Candellori, anche lui dalla distanza, sempre attento Thiam in due tempi. Dieci minuti di gran ritmo per la formazione di casa ma il Foggia replica con Ogunseye che si libera di De Franco in area ma il suo tiro finisce sul fondo. Petermann gran tiro dalla distanza questa volta a respingere è Salvini. La gara scende di tono ma è sempre la Fidelis in pressione. Ci prova anche Pastorini, dopo aver saltato ben tre uomini, tiro troppo schiacciato e facile per Thiam. Estremo difensore ancora attento sul tiro cross teso da sinistra di Micovschi. Al 37’, poi, è Ciotti nel cuore dell’area a calciare potente ma sulla sua strada c’è l’intervento con il corpo di Di Noia. Nulla più per la prima frazione di gioco ma nella ripresa stesso copione tattico anche se all’inizio è subito il Foggia ad avere una buona opportunità con Schenetti che sfrutta un errato disimpegno della Fidelis e calcia da posizione leggermente defilata appena in area, palla sul fondo. Ma al 15’ il Foggia passa tra le veementi proteste dei padroni di casa: azione prolungata degli ospiti, palla che viene rinviata male da Micovschi ma il tiro di Petermann trova sulla sua strada Ogunseye che tutto solo batte Savini. Proteste per la posizione dell’attaccante foggiano in sospetto fuorigioco anche se c’è da rivedere la posizione dello stesso Micovschi. La replica andriese arriva praticamente subito con una doppia occasione: Pastorini si libera bene in area e calcia con Thiam a salvare tutto, ma sulla ribattuta Costa Ferreira calcia forte ma è ancora perfetto nell’intervento l’estremo difensore ospite. In campo anche Bolsius e Pavone per dare più consistenza all’attacco. Ed è proprio Pavone prima a liberarsi in area ed a calciare con il pallone che viene intercettato dal corpo di Pastorini e poi a servire Bolsius che tutto solo i area calcia alto di sinistro. Nonostante i tanti attaccanti però la Fidelis non è davvero più. Resta la buona prova dei biancazzurri, colpiti probabilmente nell’unica distrazione difensiva. Il problema resta quello del gol: niente reti da oltre 400 minuti e sempre più ultimi in classifica e sabato torna tra le mura amiche per affrontare la Gelbison.