Fare teatro sostenendo le associazioni cittadine, è l’obiettivo intrapreso ormai da qualche anno dalla compagnia teatrale Amartè guidata dal regista e fondatore, Angelo Di Chio.
L’ultima rappresentazione, andata in scena proprio domenica scorsa con “Non è vero ma ci credo”, commedia di Peppino De Filippo riadattata in vernacolo andriese e il cui ricavato è stato devoluto al Forum di associazioni “Ricorda e rispetta” per favorire l’acquisto di apparecchiature per il monitoraggio dell’inquinamento ambientale in città.

Quella di domenica, non è stata l’unica rappresentazione a scopo benefico, tante sono state durante lo scorso anno le serate i cui fondi sono stati devoluti interamente ad associazioni del territorio quali Calcit, Fondazione Onofrio Jannuzzi, Parrocchia Gesù Crocifisso e Unitalsi. Particolare attenzione anche per l’ordine equestre del santo sepolcro e per il progetto “Senza Sbarre”.

Una commedia che si ispira ad un tema oggi più che mai attuale, quello delle false credenze, che nel teatro di De Filippo sono intrise di superstizione e che si traducono nella vita reale in fake news. E’ la storia di Gervasio Savastano che ossessionato dalla paura della iettatura e perseguitato dall’incubo che qualcuno possa distruggere il suo impero economico tralascia i rapporti con la sua famiglia e i suoi dipendenti.

Una commedia tra il fantastico e il reale, un modo di fare teatro sostenendo allo stesso tempo le tante realtà andriesi che quotidianamente operano in campi diversi del territorio.