Avvicinare i più giovani all’arte, alla cultura ed a scrigni senza tempo che custodiscono veri e propri tesori come i musei. E’ l’ambizioso programma immaginato all’interno del Museo Diocesano “San Riccardo” di Andria dove si è partiti dalle preziose testimonianze che riguardano la Natività.

Una serata divisa in tre diversi momenti ed organizzata in collaborazione con Italia Nostra. Si è partiti da un excursus storico all’interno dell’auditorium del Museo a partire dal vescovo di Andria Florio di fine ‘400 che diede un deciso impulso all’arte cittadina con le preziose statue della Natività. Poi il tour all’interno delle sale del Museo ed, infine, la visita in Cattedrale alla Cappella della Natività. Il tutto, però, fatto con uno stile completamente diverso dal solito, meno didascalico e più vicino al linguaggio dei più giovani con il coinvolgimento anche dell’Interact del Rotary. Scoprire, assieme a loro, la contemporaneità del patrimonio artistico e storico spesso fonte attuale di ispirazione nel mondo della moda o della comunicazione.

In pochi forse sanno che il ducato di Andria, tra fine ‘400 ed inizio ‘500, potè contare su di una produzione artistica importante e prestigiosa e che oggi appare quanto mai moderna. La preziosa Santa Chiara di Antonio Vivarini del 1470 è stata fonte di ispirazione per alcuni abiti ed accessori di Dior, oppure gli storici paramenti sacri della Diocesi di Andria di fine ‘800 recuperati nelle esibizioni di Achille Lauro o nelle sfilate di Moschino. Moda ed arte da sempre affini e di pari passo con un ritorno della storia in cui anche Andria ha un ruolo decisamente importante grazie alla preziosa custodia di tesori tutti da scoprire e valorizzare.

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