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Ogni angolo del nostro Paese ha un tesoro da svelare e, spesso, da salvare, davanti
al quale non possiamo essere indifferenti. Anche Andria custodisce inaspettati tesori,
alcune di queste preziosissime testimonianze riguardano la Natività. Per questo
motivo Italia Nostra, sez. Andria, propone un agile percorso sul tema della Natività
attraverso le opere d’arte del nostro patrimonio storico artistico, con un accenno alla
contemporaneità (Moda/Arte/Social media) accompagnati da Don Gianni Agresti –
direttore del Museo Diocesano e da Gianni Lullo responsabile della gestione del
Museo.

Il percorso proposto, risulta per certi versi inedito, anche per l’approccio scelto che
si articolerà in 3 momenti.
1 –presentazione video con cui si inquadrerà preliminarmente il tema della Natività,
con un excursus storico, a partire dal vescovo di Andria Florio (dal 1477 al 1495)
che diede marcato risalto al Presepe e alla Natività con le preziose statue, ora
custodite nel Museo Diocesano.
2 – osservazione diretta delle opere presenti nel Museo Diocesano: Natività, statue
presepe ….
3 – visita in Cattedrale alla Cappella della Natività in cui è attualmente presente la
natività del Calò. Si potrà ammirare il raffinato allestimento natalizio creato da don
Agresti.

Nell’ambito dell’iniziativa, che vede il coinvolgimento dei giovani della
associazione INTERACT – Rotary, si faranno dei cenni ai caratteri di modernità
delle opere custodite nel Museo, con elementi di grande attualità che sono chiara
fonte di ispirazione nel mondo contemporaneo della moda, dell’arte e della
comunicazione.

Come chiarisce, don Agresti, Direttore del Museo, è necessario un dialogo con i
giovani, come stanno facendo i maggiori Musei del mondo, condividendo
l’affermazione di Eike Schmidt, Direttore degli Uffizi: «E’ importante usare il loro
linguaggio, intercettare la loro ironia e il loro potenziale perché, se i giovani non
stabiliscono oggi una relazione col patrimonio culturale, è improbabile che in
futuro, quando saranno loro i nuovi amministratori, vorranno investire in cultura».

Appuntamento questa sera alle 19 presso il Museo Diocesano.