In occasione della giornata mondiale del suolo celebrata lo scorso 5 dicembre, l’associazione Fareambiente Laboratorio Verde di Andria ha voluto cogliere l’occasione per piantare, nello stesso giorno, tre alberi di corbezzolo nei giardini dei plessi scolastici dell’istituto Comprensivo Imbriani-Salvemini nel quartiere di San Valentino con il coinvolgimento diretto dei bambini.

«Non è stato un caso – si legge in una nota – quello di far coincidere la festa dell’albero che celebra la giornata nazionale dell’albero con la giornata mondiale del suolo. Un binomio perfetto per rafforzare l’importanza degli alberi che trovano la loro casa naturale nel suolo. Un suolo sempre più soggetto ad un consumo “abusato” che va ridimensionato seguendo le direttive del Piano per la Transizione ecologica che prevede un azzeramento del consumo netto di suolo entro il 2030. Il recente studio pubblicato dall’ISPRA, mette a confronto l’incidenza delle aree verdi con la superficie vegetante. Da questo confronto si evidenzia il preoccupante consumo di suolo che va contrastato aumentando il ripristino naturale delle aree più compromesse come ad esempio gli ambiti urbani. Per fare questo vanno attuate misure come quella della “rigenerazione o riforestazione urbana” e le scuole rappresentano l’esempio più tangibile per coinvolgere gli alunni al fine di sensibilizzarli e formarli ad un nuovo approccio nei confronti della cura degli alberi e del suolo. Più alberi al posto del cemento e riutilizzo di suoli inquinati per trasformarli in vere e proprie aree verdi o polmoni del verde scegliendo essenze adeguate a tale scopo. Ecco il senso della festa dell’albero che il Laboratorio verde Fareambiente di Andria ha voluto promuovere anche quest’anno con il coinvolgimento delle istituzioni scolastiche che rappresentano la base formativa ed educativa dei bambini rispetto, purtroppo, alle carenze che spesso si colgono in ambito familiare ad iniziare dai genitori. Rigenerare e recuperare queste devono essere le linee guida per rendere le nostre città, i nostri comuni più accoglienti, più decorosi e con aree verdi curate e rispettate. Un compito che spetta prima di tutti agli amministratori ma anche e soprattutto ai cittadini che vivono nell’ambiente rappresentato dal proprio comune e dai suoi quartieri. Apprendere dallo studio pubblicato che l’incremento maggiore legato al consumo del territorio ha riguardato alcuni comuni della nostra Regione non fa piacere, soprattutto quando si evidenzia che negli ultimi 15 anni è stata interessata dalla maggiore diminuzione delle aree rurali sia in termini assoluti che di variazione percentuale con ben 500 ettari di suolo che sono andati ad incrementare la densità di copertura urbano e suburbano. Altro che rigenerazione e riforestazione urbana.

La festa dell’albero, dunque, diventa l’occasione per far acquisire alle nuove generazioni e non solo, la cultura e la sensibilità nei confronti delle piante, per far comprendere, con i fatti, che non sono semplici elementi di arredo urbano ma veri e propri esseri viventi essenziali non solo per riqualificare i suoli dei nostri quartieri ma principalmente per contrastare l’inquinamento atmosferico, migliorando la qualità della vita e dell’aria che respiriamo contribuendo ad abbattere la concentrazione di CO2 e le polveri sottili».