La certezza è che la pubblicazione del bando per i lavori del nuovo ospedale di Andria è slittata a data da destinarsi. L’attesa per ottobre o novembre è naturalmente stata vana. Altra certezza però è che tutti i 23 enti interferenti sull’area prescelta in zona Macchie di Rose dove dovrebbe sorgere la struttura di 2° livello, hanno risposto all’ASL BT con i pareri sulle modifiche apportate al progetto definitivo. Poche ma importanti certezze, buone o brutte, a cui però segue una grande incertezza e cioè quella del reperimento dei fondi aggiuntivi che servono per completare l’opera. Tutte delucidazioni arrivate ieri durante una commissione bilancio regionale in cui si è fatto il punto sull’iter burocratico per la costruzione del nuovo ospedale di Andria.

Dagli iniziali 138 milioni di euro già appostati per costruire la nuova struttura si è passati ad una spesa presunta che sfiora quasi i 300 milioni. Ci sono, in pratica, da trovare 150 milioni che la Regione, per bocca dell’assessore alla Sanità Rocco Palese, dice di aver già individuato. Ma al momento non esistono atti ufficiali che certifichino questo passaggio e quindi resta la grande incertezza. Altro tema su cui ci si sta confrontando sono le strade di accesso al nuovo ospedale. Su questo si attende una nuova convocazione da parte di ASSET, l’agenzia strategica regionale, sul cui tavolo ci sono diverse ipotesi in campo considerando che la struttura che dovrebbe sorgere avrà 400 posti letto e dovrà servire un territorio davvero molto vasto e la facilità nell’accessibilità resta una opzione essenziale per raggiungerlo nei  tempi stimati di intervento. Ma se il nuovo ospedale avrà ancora tanta strada da percorrere prima che, eventualmente, sia realizzato come tutti si augurano, c’è la struttura del “Bonomo” che langue in attesa di interventi strutturali e, soprattutto, che potrebbe scontare nuove carenze a causa della riorganizzazione voluta a luglio dalla ASL BT. Esiste già un piano di opere che prevede la riqualificazione di almeno due piani del “Bonomo”, un piano di opere che è già pronto da tempo ma che al momento non vede un inizio e tantomeno una fine per una assistenza che resta ai minimi storici in provincia. Una preoccupazione fatta propria anche dal Sindaco di Andria Giovanna Bruno.

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