Nuova udienza del Processo sulla tragedia ferroviaria del 12 luglio 2016 sulla tratta tra Andria e Corato, in corso di svolgimento davanti ai giudici del Tribunale di Trani all’interno dell’aula della Parrocchia di San Magno a Trani. Ultima udienza dedicata all’ascolto dei consulenti di parte: una fase processuale, questa, dedicata più all’aspetto delle valutazioni che di nuovi fatti da far emergere ormai analizzati nei tanti passaggi fatti precedentemente. Udienza lunga anche quest’oggi dopo quella del 10 marzo in cui furono analizzate anche le importanti posizioni di Pasquini, legale rappresentante di Ferrotramviaria e di Di Gianbattista direttore generale per i Sistemi di Trasporto a Impianti Fissi ed il Trasporto Pubblico Locale.

Si continua a fare particolare attenzione sull’interoperabilità delle reti ferroviarie, un tema che è stato sviscerato con molteplici testi durante il processo. Un tema, questo, alla base di eventuali importanti decisioni degli organi preposti anche in tema di standard di sicurezza. Proprio la sicurezza è un altro dei temi di maggiore rilevanza nel corso delle udienze. Nel processo sono coinvolte 17 persone fisiche e la società che gestisce la linea, la Ferrotramviaria spa. Si tratta di dipendenti, dirigenti e vertici dell’azienda che rispondono, a vario titolo, dei reati di disastro ferroviario, omicidio colposo e lesioni gravi colpose, omissione dolosa di cautele, violazione delle norme sulla sicurezza sul lavoro e falso.