Non bastava l’arrivo della terza ondata, che sta letteralmente travolgendo la Puglia; l’aumento dei contagi e gli ospedali di nuovo al collasso, strapieni di pazienti Covid. Ad alimentare il clima di tensione generato dalla pandemia adesso ci si mettono anche le fake news.

Notizie del tutto inventate, frutto della fantasia di qualche irresponsabile, confezionate ad arte e fatte rimbalzare sui social e sulle chat da ingenui creduloni, con l’effetto di creare ulteriori ansie e malumori.

È successo anche nei giorni scorsi quando, tra Facebook, Instragram e gruppi WhatsApp è cominciata a circolare la notizia che la regione, a causa dell’incremento di casi positivi, era prossima ad adottare una “zona rossa rafforzata”, introducendo ulteriori misure di contenimento del Covid 19, più severe di quelle attualmente in vigore.

Tra le nuove finte restrizioni, diffuse dalla fake news, il coprifuoco anticipato dalle 22 alle 20 (e alle 18 per i giovani dal 18 ai 24 anni); supermercati chiusi sempre alle 18; permessi speciali anche per andare a lavoro e lo stop alle funzioni religiose durante tutto il periodo di Pasqua.

Niente di più falso. A smascherare la “bufala”, è stato il presidente pugliese Michele Emiliano che, attraverso un messaggio postato sulla sua pagina Facebook, ha chiarito la vicenda, smentendo pubblicamente l’autore dello scherzo di cattivo gusto.

Il governatore ha spiegato di aver incontrato – nelle scorse ore – sindaci, imprese e sindacati per valutare la situazione ma che nessuna decisione è stata ancora presa in merito a possibili ulteriori misure di contenimento dei contagi. Emiliano ha anche invitato gli ideatori di fake news a trovarsi un altro hobby, se non vogliono rischiare di incorrere in una denuncia, lanciando un appello a cittadini e organi di informazione, affinché tengano conto delle sole notizie ufficiali comunicate dalla Regione.

“La mamma dei cretini è sempre incinta” – recita un vecchio detto popolare. E a quanto pare questo genere di gravidanze non sono mai finite, neanche durante la pandemia.