In Puglia il 51,7% degli edifici necessita di interventi urgenti di manutenzione e l’88,1% non è stato sottoposto a verifica di vulnerabilità sismica, ma è più alto di altre regioni l’impiego di energie pulite: ben il 66,9% delle scuole utilizza fonti rinnovabili.

Sono alcuni dei dati raccolti nella 20^ edizione di “Ecosistema Scuola 2021” di Legambiente, relativi al 2019, su un campione di 233 edifici scolastici di Bari, Foggia, Lecce e Taranto, che accolgono una popolazione scolastica di 73.799 persone.

I dati di Brindisi e Barletta-Andria-Trani non sono pervenuti. Il report rileva che in sette anni meno della metà dei progetti finanziati per l’edilizia scolastica è stata conclusa. La Puglia conta 276 progetti finanziati, destinati solo al 11,2% di edifici sul totale regionale e con una durata media di lavori di 379,46 giorni, solo il 46% di questi risulta concluso. Secondo il dossier, in Puglia nessun edificio ad oggi è stato costruito rispettando criteri di bioedilizia e, sul fronte delle certificazioni e accessibilità, solo sul 20,3% viene dichiarato il collaudo statico, il 21,5% ha il certificato di agibilità e il 74% ha quello di prevenzione incendi. Un focus particolare del rapporto è dedicato ai servizi.

I dati rilevano che il 70,9% degli edifici ha giardini e aree verdi fruibili, il 77,6% dispone di biblioteche (dati superiori alla media nazionale) e il 6,4% usufruisce di servizio pedibus o percorsi sicuri casa-scuola. Il 62,2% degli edifici ha impianti per lo sport (dato superiore alla media nazionale e del sud Italia) e il 39,7% è aperto anche in orario extrascolastico. Tuttavia il 30,8% degli impianti necessitano di interventi di riqualificazione urgenti. I dati relativi alle mense scolastiche rivelano che l’87% di edifici che somministra pasti biologici mostra attenzione ai prodotti igp e dop. Bari è tra le città che somministrano pasti 100% bio, mentre il 100% delle strutture prevede menù alternativi per ragioni culturali o religiose.