«Se le cose vanno bene il merito è il nostro, se le cose vanno male è colpa del passato. Potremmo racchiudere così, con questo adagio, la linea politica della maggioranza di sinistra la cui linea amministrativa ancora non è manifesta, lasciando il governo della città pericolosamente privo di indirizzo e di guida, soprattutto per i problemi più importanti ed impellenti da affrontare». E’ quanto si legge in una nota congiunta del centrodestra andriese (Lega-Fratelli d’Italia-Forza Italia-Scamarcio Sindaco).

«Cominciamo da un principio fondamentale di tutte le amministrazioni territoriali, che deve essere ricordato in tutte le circostanze: la continuità amministrativa non prevede deroghe, soprattutto non prevede un utilizzo à la carte, per cui se l’opera pubblica porta prestigio e consenso alla nuova amministrazione si dimentica il principio della continuità ed i meriti evidenti e pluriennali del lavoro costante negli anni portato avanti dalla precedente Amministrazione di centro destra, guidata da Nicola Giorgino. Quando, invece, i problemi di governo appaiono nella loro complessità e articolazione, fuori dalle soluzioni urlate della campagna elettorale, allora le responsabilità ricadono tutte sul passato. Ogni riferimento alle appropriazioni dei meriti sulla costruzione del nuovo ospedale e sull’interramento ferroviario da una parte, ed alle mancate risposte in merito ai problemi di natura contabile e al rischio di dissesto finanziario dall’altro, è assolutamente voluto. Rifiutando la logica della campagna elettorale permanente, chiediamo che venga posto fine a questo stucchevole giochino e venga affrontata la questione attraverso un’operazione di definitiva chiarezza sulle reali volontà dell’Amministrazione Bruno.

In base al richiamato principio di continuità, l’amministrazione di centro-destra nel 2010 si è fatta carico di un’eredità economica dell’Ente disastrosa, pari se non superiore in gravità politica e patrimoniale alle attribuzioni di responsabilità delle successive accuse che ha dovuto subire e per le quali ha pagato successivamente, in termini elettorali. Le poche migliaia di euro in cassa, come testimoniato da una nota a firma del funzionario al bilancio dell’epoca e i milioni di euro di debiti a causa degli “errori” nelle valutazioni degli espropri del PRU E PIP, insieme all’assenza di un dirigente nel settore più cruciale dell’Ente come quello finanziario, sono fatti incontrovertibili e verità storiche che la nuova amministrazione, ricca di addentellati significativi con le amministrazioni di centro-sinistra del passato responsabili di quella situazione, non riconosce. Senza dimenticare le tematiche ambientali: nel 2010 la raccolta differenziata era ferma sotto il 10%, altro che sinistra ambientalista! Ed oggi, sempre a proposito di cose fatte e non dette, c’è un finanziamento ottenuto dalla vecchia Amministrazione di 10 milioni di euro per la bonifica della discarica fermo al palo. Ricordiamo che nessun cittadino ha mai prescritto a questa compagine politica di sinistra di candidarsi a governare la città, è troppo comodo governare deresponsabilizzandosi.
E arriviamo ad un ulteriore principio fondamentale di ogni sistema democratico, troppe volte dimenticato. Il principio di responsabilità, la più volte richiamata accountability: ogni amministrazione deve essere responsabile di fronte ai cittadini delle proprie azioni. Parliamo della questione del riequilibrio dei conti: tocca a questa maggioranza l’onore e l’onore di trovare le soluzioni indicate partendo ovviamente dal fatto che “favorire” l’ipotesi del dissesto come qualcuno forse a sinistra vorrebbe, sarebbe un errore di una gravità inaudita con conseguenze incontrollabili. Del resto si parla di un piano che è datato 2018 e che quindi è normale che possa essere integrato e/o modificato come richiesto dagli organi competenti. Sono passati 28 mesi da quel Piano, e nel frattempo c’è stata anche una lunga gestione tecnico-commissariale che ha gestito quel Piano ed approvato anche un bilancio della propria gestione. Tra le criticità evidenziate quella dell’utilizzo del cosiddetto fondo di rotazione che il centro-destra non ha mai utilizzato stante la fine anticipata dell’Amministrazione.

Inoltre, nonostante le promesse della campagna elettorale su grandi nomi al fianco di questa maggioranza pronti a dare una mano forti del sostegno del governo (ex) centrale, del governo regionale e di tutto il PD mondiale, la scelta sul nuovo responsabile del settore finanziario è ricaduta sulla dott.ssa Grazia Cialdella, dirigente delle passate Amministrazioni che ben conosce quale fosse lo stato dell’arte pre e post 2010. La sinistra la smetta di deresponsabilizzarsi e lavori con meno retorica e più fatti, perché i cittadini alla lunga si stancano dei proclami e della poca sostanza. Non si governa una città come Andria, ed in genere qualsiasi territorio, solo parlando di bellezze, di natura e di massimi sistemi. Il caso recente delle sanzioni comminate ingiustamente negli avvisi di accertamento inviati in modo iniquo ai cittadini andriesi esemplifica le difficoltà dei problemi da affrontare, a fronte di una limitata consapevolezza e scarsa conoscenza della macchina amministrativa di cui l’amministrazione nelle sue prime uscite sta dando prova, con danni evidenti per tutta la comunità, pubblica e di cittadini. Di fronte alle inefficienze ed all’impreparazione, di fronte ai rinvii, ai silenzi e all’assenza di programmazione, proponiamo soluzioni chiare e alternative che mettiamo a disposizione della comunità, attraverso la compattezza di una classe politica e dirigente giovane e coesa che non ha paura del confronto e sarà sempre al fianco dei cittadini turbati dalla pochezza dei primi mesi di questa Giunta».