In attuazione del Protocollo d’Intesa sottoscritto il 10 novembre 2020 tra Anci e CONI (Sport e Salute S.p.A.) che ha predisposto un Piano di azione e un Avviso pubblico, è online l’Avviso pubblico per i Comuni per la candidatura di progetti, dalle ore 14.00 del 04/01/2021, per la messa a sistema, l’allestimento, il recupero, la fruizione e la gestione di attrezzature, servizi ed attività sportive e motorie nei parchi urbani e in particolare per diffondere il Progetto Sport nei parchi. Il Progetto promosso da ANCI, per l’edizione 2020/2021, prevede l’avvio di una fase di sperimentazione con due distinte linee di intervento: la prima di allestimento di nuove aree attrezzate e riqualificazione di quelle esistenti, in cofinanziamento con i Comuni; la seconda di identificazione di aree verdi nei parchi cittadini da destinare ad “Urban sport activity e weekend”.

I Comuni interessati potranno proporre, nell’ambito del proprio territorio, aree site in parchi comunali da destinare alle due linee di intervento. È possibile per un Comune partecipare anche ad entrambe le linee di intervento. Con le stesse, è possibile accedere sia all’erogazione di somme a fondo perduto, sia in cofinanziamento con il comune interessato, su cui l’ente stesso può far intervenire anche i privati.

«Il Progetto Sport nei Parchi, per il Comune di Andria, è un’opportunità da non farsi sfuggire – commenta Andrea Barchetta, consigliere comunale di Fratelli d’Italia, sollecitando l’amministrazione a palesare il proprio interesse -. E’ importante per avviare una progettazione in termini di installazione di nuove attrezzature, nonché per procedere alla riqualificazione di quelle danneggiate attraverso poi il coinvolgimento, obbligatorio nell’Avviso, delle Associazioni sportive che dovranno occuparsi, dietro contributo previsto dallo stesso, di renderle fruibili con la pratica di attività motoria, offrendo un servizio gratuito alla cittadinanza. Un sostegno, dunque, alle realtà sportive messe a dura prova dalla pandemia, nonché ai cittadini che potranno usufruire gratuitamente delle attrezzature», conclude Barchetta.