Il sindaco di Andria Giovanna Bruno ha chiesto alla cortev di conti una proroga dei termini per presentare le controdeduzioni al piano di riequilibrio. Lo ha annunciato la stessa sidaca nel consiglio comounale ancora in corso nel momento in cui scriviamo e che ha tra i punti in discussione urgenti variazioni al bilancio e assestamento del bilancio 2020- 2022. Agli inizi dello scorso novembre la Corte dei Conti – sezione regionale della Puglia – ha infatti notificato al Comune la deliberazione con la quale ha richiesto altre integrazioni documentali prima di decidere le sorti del Piano, fissando il termine del 31 dicembre 2020 per fornirle. Ma la sincaca Bruno ritiene che si debba concedere più tempo alla sua amministrazione per le opportune valutazioni.

La richiesta è supportata dall’intervento dell’assessore al bilancio tammaccaro che ha esplicitato un parere personale, suscettibile di smentita dalle valutazioni della corte dei conti, secondo cui il piano di rientro della durata di 15 anni non avrebbe le caratteristiche per l’approvazione. Stimolato sulle partite in entrata, l’assessore tammaccaro ha confermato la volontà di riorganizzare l’uffico tributi che non riesce a riscuotere le tasse in maniera puntuale. Ci sono poi alcune partite in entrata ancora da valutare: come la famosa transazione con italgas che deve pagare al comune da diversi anni l’utilizzo della rete comunale gas: fino a quando non si aprirà un nuovo bando per la gestione della rete, ha affermato l’avvocato del comune De Candia, la società statale non addiverrà a più miti consigli e cercherà di tirare per le lunghe il pagamento del dovuto (diversi milioni di euro). Solo quando ci sarà un bando, dovendo essere esclusa se saranno ancora in piedi contenziosi con il comune, forse addiverrà a più miti consigli e deciderà di rimppinguare le casse comunali di Andria.