«È della scorsa settimana la delibera n.101 della Corte dei Conti, sezione Puglia, con la quale vengono richieste al Comune di Andria delle integrazioni in merito al Piano di Riequilibrio finanziario presentato nel 2018. Modifiche che dovranno pervenire entro il termine perentorio del 31 dicembre 2020 e che vanno di pari passo alle eventuali rimodulazioni che sono nelle facoltà della nuova Amministrazione Comunale guidata da Giovanna Bruno stante l’art. 243 bis comma 5 del Testo Unico degli Enti Locali. Infatti una nuova Amministrazione, in attesa dell’approvazione definitiva della Corte dei Conti, ha il diritto di rimodulare il precedente Piano entro il termine di 60 giorni dall’approvazione in Consiglio Comunale della Relazione di inizio mandato che produrrà in aula il Sindaco». Intervengono così, in una nota, i consiglieri comunali di centrodestra Gianluca Grumo (Lega), Barchetta Andrea (Fratelli d’Italia), Civita Nicola (Scamarcio Sindaco), Fracchiolla Donatella (Forza Italia), Scamarcio Antonio (candidato sindaco centrodestra).

«Riepilogando il centro-sinistra ed il sindaco Bruno hanno sia politicamente che amministrativamente tutta la possibilità di intervenire, modificando ed integrando il piano di rientro, in base alle richieste puntuali della corte dei conti ma anche secondo le proprie idee e rimodulazioni che possono essere ancora vagliate ed approvate. Non ci sono scuse che tengano rispetto alla chiarezza delle azioni da intraprendere, tutte orientate ad evitare un eventuale dissesto dell’ente che vorrebbe dire rescissione anticipata dei contratti e rischio di posti di lavoro come nel caso dei lavoratori della multiservice, senza dimenticare il rischio di procedere ad un totale blocco delle attività del Comune.

Tocca, quindi, al centro-sinistra, dopo i fiumi di parole della campagna elettorale e di 10 anni di opposizione, dimostrare di anteporre sempre e comunque l’interesse della città rispetto ad altro. Altrimenti verrebbe da pensare che dopo aver minato le casse del comune con gli errori nelle zone Pru e Pip, ora la sinistra vuole completare l’opera o perlomeno taluni protagonisti che, con la vittoria del sindaco Bruno, sono tornati in auge sulla scena politica cittadina. Noi chiediamo chiarezza subito ed al primo Consiglio Comunale vogliamo parole definitive sull’argomento da parte del sindaco. Senza dimenticare che normativamente è anche intervenuto il decreto semplificazioni per rendere la vita più facile ai comuni in attesa dell’approvazione del piano di riequilibrio finanziario. La nuova Amministrazione non ha alibi: l’ipotesi dissesto non è nell’ordine delle cose tranne se non vi sia invece una volontà politica volta a decidere in tal senso. Ci auguriamo che non sia così».