Se i contagi non subiranno un rallentamento il collasso degli ospedali sarà inevitabile. L’assessore in pectore alla Sanità Pierluigi Loaplco lo dice a chiare lettere: per gestire i pazienti covid si rischia il blocco delle sale operatorie. Ieri il numero dei ricoverati è salito a 1338 ma a preoccupare maggiormente sono i 140 posti di terapia intensiva già occupati. Quelli destinati all’emergenza coronavirus sono in tutto 267: andare oltre significherebbe dare fondo alla riserva di posti dedicati ad altro tipo di urgenze, un problema non di poco conto dal momento che come in molti ricordano non esiste solo la pandemia. Nella provincia Bat ne sanno qualcosa: le 22 terapie intensive dislocate tra gli ospedali di Bisceglie, Barletta ed Andria sono piene. Una paziente 77enne è stata costretta al trasferimento in elicottero al Vito Fazzi di Lecce. E non è solo un problema di posti letto ma anche e soprattutto di personale sanitario: “Anestesisti non ce ne sono” sottolinea ancora Lopalco “e in sei mesi non se ne formano”.

Una situazione che si riflette sugli ospedali della Bat: il “Vittorio Emanuele II” di Bisceglie avrebbe 96 posti letto ma è già saturo con 77 pazienti, il “Dimiccoli” di Barletta potenzialmente potrebbe ospitare 160 malati di covid ma al momento non riesce ad assisterne neanche la metà. Con la Asl che sta facendo i salti mortali per garantire un’assistenza adeguata anche ai pazienti no covid ed organizzare reparti che da un giorno all’altro sono stati destinati all’emergenza epidemica. Basti pensare che la Ginecologia di Barletta oggi accoglie solo partorienti positive al virus ed è costretta a dirottare su Andria le altre pazienti. Del piano sanitario annunciato da Emiliano a giugno grazie al finanziamento di 99 milioni di euro della Protezione Civile al momento non c’è traccia: le terapie intensive sarebbero dovute raddoppiare proprio in previsione della seconda ondata di contagi. Che nella provincia Bat, come nel resto della Puglia, non accenna a diminuire di intensità. Ad Andria gli attualmente positivi al covid sono saliti a 780, a Trani se ne contano 244, a Bisceglie 242, a Canosa 69. Dati in continuo mutamento e quindi solo indicativi, dal momento che l’aggiornamento del numero delle guarigioni e dei nuovi positivi diventa sempre più complicato a causa del sovraccarico di lavoro della Asl. A Barletta, ad esempio, i contagi hanno toccato quota 450 ma il sindaco Cannito conferma che potrebbero essere molti di più.

Variazioni nel numero dei contagi si registrano anche nei comuni più piccoli: a Trinitapoli le persone attualmente positive sono diventate 74, a San Ferdinando 70, a Minervino Murge 63, a Margherita di Savoia 50.