L’avv. Antonio Scamarcio, neo consigliere di minoranza al Comune di Andria, e i colleghi consiglieri Nicola Civita (Scamarcio Sindaco), Gianluca Grumo (Lega), Andrea Barchetta (Fratelli d’Italia) e Donatella Fracchiolla (Forza Italia) rinunciano al ristoro che spetta ai singoli componenti dell’Assemblea di Palazzo San Francesco.

La decisione è stata annunciata proprio dall’ex candidato Sindaco della coalizione di centrodestra: «Le casse dell’Ente versano in condizioni precarie, com’è noto a tutti. Siamo convinti che sia necessario dare un segnale ai cittadini. Non c’è stato bisogno di fare grandi discorsi: è bastato guardarci negli occhi e prendere la decisione più giusta».

Scamarcio ricorda che «già nello scorcio finale della passata consigliatura, la maggioranza di centrodestra e la Giunta adottarono provvedimenti per abbattere la spesa imputata ai gettoni di presenza dei consiglieri e alle indennità di Sindaco e Assessori e il Consiglio comunale approvò un “indirizzo”, del quale il nuovo Sindaco non ha inteso tenere conto, per ridurre da 9 a 6 gli assessori».

E’, perciò, il momento, di stringere la cinghia e i 5 consiglieri comunali di centrodestra rompono gli indugi. «Siamo determinati a incalzare la maggioranza di centrosinistra e la nuova Amministrazione – puntualizza Antonio Scamarcio – e rivolgo ai colleghi consiglieri, a nome della coalizione, l’appello a sostenere la nostra iniziativa e sollecito il Sindaco, gli Assessori e il prossimo Presidente del Consiglio comunale almeno a dimezzare le rispettive indennità. Se è vero che dobbiamo essere un tutt’uno con i cittadini e le imprese in difficoltà, crediamo che il percorso debba cominciare da qui».