Dopo il sensibile aumento dei contagi e i continui assembramenti nelle vie principali della città, il sindaco Giovanna Bruno ha deciso in inviare un messaggio ai commercianti andriesi per provare ad immaginare una riorganizzazione degli orari di apertura al pubblico.

«Gentilissimi commercianti, esercenti e spettabili associazioni di riferimento,

il momento storico che ci tocca di attraversare, sarà ricordato negli annali per la sua particolare difficoltà. Mai, infatti, si era registrata una situazione così complessa da farci riflettere, tutti assieme, su cosa possa essere meglio escogitare per rendere la situazione meno complessa. Serve uno sforzo collaborativo, serve l’impegno di tutti e di ciascuno. Serve un altissimo senso di responsabilità

La nostra città, purtroppo, è duramente colpita dai contagi Covid e, nonostante gli innumerevoli sforzi di sensibilizzazione e richiesta di collaborazione civica, è al tempo stesso al centro di aspre critiche per l’eccessivo affollamento delle strade, specie nel weekend, in violazione di quanto disposto dal DPCM dello scorso 3 novembre. Nell’incontro con voi piacevolmente avuto qualche giorno addietro, abbiamo iniziato a chiederci come fare per limitare afflusso, pur garantendo un regolare svolgimento delle attività commerciali. Abbiamo provato a immaginare idee sperimentali, di nuova organizzazione del quotidiano e dei suoi tempi. Su questa scia vi chiedo di continuare ad interrogarvi, in questo particolare e delicato momento, valutando l’opportunità di adottare l’orario continuato per decongestionare maggiormente la città da una certa fascia oraria in avanti.

Voglio ricordare a tutti che, fin dal primo momento del mio insediamento, ho promosso il dialogo con voi, animatori della vita commerciale, perché questo percorso già iniziato vada a buon fine su tanti aspetti che Vi riguardano e che incidono profondamente sul tessuto cittadino. Credo, infatti, profondamente nella funzione sociale del commercio. Ragione per la quale vi chiedo uno sforzo collaborativo, di maturità e di riorganizzazione, magari nelle giornate che verranno, ancora a prudente distanza dalle festività natalizie, per verificarne la reale efficacia».